Nel 2018 l'uomo, affetto da una malattia degenerativa, aveva chiesto alla 74enne di portargli una delle sue armi cariche e di lasciargliela sul comodino, poi si era sparato. La donna non andrà in carcere
© carabinieri
Christine Texier, 74enne di Magnano, in provincia di Biella, è stata condannata a 2 anni e 4 mesi con rito abbreviato per il reato di aiuto al suicidio. La pena è stata sospesa e la donna non andrà in carcere. Il marito, affetto da una malattia degenerativa, nel giugno di due anni fa aveva chiesto alla moglie di portargli la pistola che teneva sempre con il colpo in canna, dopodiché si era ucciso con un colpo alla tempia.
La donna aveva raccontato la dinamica ai carabinieri intervenuti sul posto. La vittima, 79 anni, seppur lucido era bloccato a letto da una malattia degenerativa che lo rendeva molto sofferente. Appassionato di armi teneva in casa pistole, fucili e centinaia di proiettili. Il fatto che avesse chiesto alla consorte di portargli una pistola carica e di posarla sul suo comodino, non aveva perciò stupito la donna che lo aveva assecondato senza immaginare l'uso che ne avrebbe fatto.
Il pubblico ministero Maria Bambino per appurare che fosse stato veramente il marito, autonomamente a togliersi la vita, aveva disposto la prova stub sia sulle mani di entrambi sia sugli abiti indossati dai due. Sia la perizia del Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma sia l'autopsia avevano confermato la versione della settantenne che insieme al suo compagno dalla Francia si era trasferita a vivere sulla Serra, nel Biellese Occidentale. Il giudice Anna Saccone ha accettato le richieste del pubblico ministero e l'ha condannata per aiuto al suicidio.