La donna ha suonato due volte il campanello del comitato della Croce Rossa, restando in disparte per verificare che la sua piccolina venisse accolta
Dopo aver lasciato la sua figlia neonata alla "Culla per la vita" a Bergamo, la madre non è andata via subito. Ha suonato due volte il campanello del comitato della Croce Rossa, restando in disparte per verificare che la sua piccolina venisse accolta nella struttura e per lasciare una lettera nella culla. A leggerla è stato il presidente del comitato, Maurizio Bonomi: "Nata stamattina, 3/5/2023, a casa. Solo io e lei come in questi nove mesi. Non posso, ma le auguro tutto il bene e la felicità del mondo".
"Un bacio per sempre dalla mamma. Vi affido un pezzo importante della mia vita che sicuramente non dimenticherò mai": con queste parole toccanti la donna ha lasciato una traccia di sé e delle sue emozioni agli operatori che hanno preso in carico la piccola.
"Mi hanno telefonato dal centralino mentre rientravo a Bergamo e piangevano tutte", ha raccontato Bonomi, come riportato dal Corriere della Sera. "È stata un'emozione fortissima, come emoziona il messaggio d’amore che la mamma ha lasciato in un secondo momento, dal quale traspare veramente tutta la consapevolezza di non potere dare un futuro alla bimba. Noi speriamo attraverso la Culla di averle offerto l’opportunità di una vita migliore".
La 38enne Antonella è stata la prima a prendersi cura della neonata, che è stata chiamata Noemi. "In ebraico significa dolcezza e gioia", ha sottolineato Bonomi. Il nome è stato scelto dall'operatrice, "semplicemente perché le piaceva". La piccola indossava una tutina e un golfino rosa pallido. Una bimba "bella molto ben tenuta", riferiscono dal centro. Anche i parametri vitali "erano perfetti, il cordone ombelicale ben tagliato, forse aveva solo fame perché continuava a succhiarsi la manina".
L'incontro con la bimba ha emozionato tutti gli addetti della "Culla per la vita". Soprattutto quando hanno spostato la coperta della culla. "Muoveva la testa un po' di qua e un po' di là, ma era tranquilla. L'ho presa in braccio e l'ho portata in sede. Un pochino ha pianto, ma poi nelle mani delle signorine e delle mamme si è subito quietata". Dopo i primi controlli, la neonata è stata trasportata in ospedale per accertamenti. "Inizialmente ero incredula, perché spesso ci capita che la gente curiosa apra la finestra per guardare cosa c'è dentro", ha raccontato Matta. "Quando abbiamo realizzato che davvero c'era una bambina, è stata un'emozione grande, profonda, viscerale. È stato bello".