Il caso

Traversetolo (Parma), neonati uccisi: giovedì Chiara sarà interrogata dal gip | "Volevo quei bambini"

La 22enne è agli arresti domiciliari da venerdì mattina per omicidio premeditato e soppressione di cadavere

21 Set 2024 - 13:56

È stato fissato per giovedì 26 settembre l'interrogatorio di garanzia davanti al gip del tribunale di Parma per Chiara, la 22enne di Traversetolo agli arresti domiciliari da venerdì mattina per omicidio premeditato e soppressione di cadavere, nell'ambito di un'indagine dei carabinieri. La giovane è stata accusata dopo il ritrovamento nel suo giardino di casa, il 9 agosto, del cadavere di un neonato, poi risultato da lei partorito due giorni prima. Le indagini sono proseguite e in seguito sono state trovate, sempre nel giardino, le ossa di un altro bimbo nato a maggio 2023, anche questo figlio di Chiara. Due gravidanze tenute nascoste a tutti.

Le contraddizioni di Chiara

 Non mancano le contraddizioni date negli interrogatori e nelle dichiarazioni fatte in due momenti diversi, il 2 settembre, quando Chiara ha negato una gravidanza pregressa, e poi il 10, quando è stato ritrovato il secondo corpo. "Io volevo quel bambino", ha detto riferendosi al neonato di agosto. Ma, durante la gravidanza, "non ha mai disdegnato l'uso di sigarette elettroniche e con tabacco, anche accompagnato da assunzione di bevande alcooliche; da ultimo, dopo che il travaglio era di fatto già iniziato, e nell'imminenza del parto, Chiara non ha neppure disdegnato l'uso di marijuana", ha spiegato il procuratore di Parma Alfonso D'Avino. Inoltre, sul Web cercava come indurre o accelerare un parto, come favorire un aborto e anche notizie sulla decomposizione di un cadavere. Mai invece, ha osservato la procura, ha fatto ricerche su vita e salute di un bambino o su una possibile via d'uscita alternativa, come un parto in anonimato, per affidamento o adozione.

"Volevo quei figli"

 Inoltre, quando le è stato chiesto dagli investigatori se voleva tenere i figli, Chiara ha risposto di sì, è emerso dalla conferenza stampa in procura a Parma. "Ha riferito che, tornati dagli Stati Uniti, avrebbe detto ai genitori che era incinta". Per la prima gravidanza "ha detto che il bimbo era nato morto, e di essersi limitata a prenderlo e seppellirlo". Anche per il secondo parto ha raccontato la stessa cosa: che è nato morto, quindi avrebbe tagliato il cordone e lo avrebbe sepolto. 

Se le indagini stanno continuando a ricostruire i fatti, ben più complesso è comprendere le ragioni di quello che avrebbe commesso Chiara. "Difficile trovare un movente", ha risposto il procuratore a un giornalista durante la conferenza stampa in procura. "Ma se si fosse trattato di un errore, come è possibile ripetere a distanza di poco meno di un anno la stessa condotta?", ha domandato a propria volta.

Dopo la morte del primo figlio "andò a fare shopping"

 Quello che ha lasciato perplesso e impressionato gli inquirenti è il comportamento tenuto dalla giovane, prima e soprattutto dopo i parti. "A meno di 24 ore dal parto ha avuto la forza fisica di andare dall'estetista, in un bar, mangiare la pizza con la famiglia. Ci si chiede che cosa c'è dentro. La cosa trova riscontro nella verifica di cosa è successo un anno prima: dopo la morte del figlio, il pomeriggio, il giorno dopo, andò a fare shopping con un'amica", ha detto D'Avino.

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