Antonia Billeci, nata a Lampedusa, lavora come dirigente medico di Medicina d’urgenza e Accettazione nell'Ospedale Umberto Parini
"Io non lo se riuscirò ancora una volta a lottare, a visitare, curare, consolare, consigliare quella folla di ammalati che ci ha travolti nei mesi scorsi. Ho una paura tremenda. Vedo il conteggio dei tamponi, ogni positività mi crea un po' di angoscia, che cresce, che monta sempre di più. E nello stesso tempo monta la rabbia per la superficialità di molti, negazionisti o semplici intolleranti alla mascherina. Rabbia contro chi non ha capito ancora, nonostante l'insistente campagna, l'importanza del distanziamento sociale, dell’igiene delle mani".
A scriverlo su Facebook è Antonia Billeci, dottoressa lampedusana impegnata nel reparto di Medicina d’urgenza e Accettazione dell'Ospedale Regionale Umberto Parini di Aosta.
"Io non lo so se noi, Operatori Sanitari, riusciremo nuovamente ad essere i vostri eroi. Non lo so se avremo ancora la forza giusta per affrontare una nuova ondata da infezione da Coronavirus. Nella tempesta attraversata nell'ultima primavera, abbiamo dato tutto di noi", scrive ancora il medico.
Io non lo so se noi, Operatori Sanitari, riusciremo nuovamente ad essere i vostri eroi. Non lo so se avremo ancora la...
Pubblicato da Antonia Billeci su Domenica 4 ottobre 2020
Per rendere ancora più efficace il suo post, la dottoressa Billeci, insieme al suo sfogo pubblica anche le foto che ritraggono lei e i suoi colleghi stremati, alla fine di interminabili turni in reparto, con il viso segnato dai dispositivi di protezione. "Non lo so se ci troverete ancora qui. Medici sì. Infermieri sì. Angeli, eroi, sì. Fessi no!", conclude amaramente la dottoressa.