Alti tassi di umidità, caldo e assenza di vento: si boccheggia anche nelle ore notturne
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“Le ultime notti sono state, per il nostro Paese, tra le più calde degli ultimi anni, con un clima tipicamente tropicale a causa degli alti tassi di umidità. La bolla di aria rovente dell'Anticiclone Nord-Africano, presente sull'Italia dal 1 luglio scorso, ha causato un notevole disagio fisico per tutta la giornata e nelle ore notturne- affermano i meteorologi del Centro Epson Meteo- la situazione è stata resa molto difficile per il micidiale mix di caldo, assenza di ventilazione e umidità. In queste condizioni climatiche estreme il corpo non è in grado di termoregolarsi e non riesce a disperdere il calore eccessivo: se il tasso di umidità è molto elevato il sudore evapora lentamente e ci si raffredda con molta difficoltà."
MILANO E BOLZANO COME HONG KONG, BOLOGNA COME BANGKOK A Milano le prime tre giornate della settimana sono state estremamente calde con 35°C registrati alle ore 17:00 di lunedì e martedì e, con un tasso di umidità al 50%, la temperatura percepita è stata addirittura di 41°C. Le ore serali non hanno portato sollievo e l'aria è risultata carica di umidità e molto pesante. Alla mezzanotte del 7 luglio in città si sono registrati addirittura 30°C, con un'umidità del 65% e una temperatura percepita di 34°C. Nello stesso momento a Hong Kong, città che si trova poco sotto il Tropico del Cancro, si registrava una temperatura identica: 30°C con umidità al 60% Alle ore 6 della mattina del 7 luglio la minima nel capoluogo lombardo si è attestata a 26°C, esattamente come quella registrata all'alba del 6 agosto del 2003, nella giornata più calda di quell' estate rovente, segnata da una quasi continua ondata di calore da maggio a settembre. Le medie stagionali per le temperature minime a Milano indicano un valore di 18.3°C e si tratta di un record storico per il capoluogo lombardo. Storici anche i 30°C di Bolzano registrati sempre a mezzanotte: mai così in alto la colonnina di mercurio dal 1850 da quando cioè sono iniziate le misurazioni termometriche. Nella notte tra il 7 e l'8 luglio Bologna è stata la città più calda con 30°C alle ore 24 e un'umidità del 55%: il valore percepito sulla pelle era di ben 34°C, esattamente come a Bangkok.
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LE CITTÀ COME ISOLE DI CALORE Il caldo umido è opprimente soprattutto nelle grandi città del Nord anche a causa del fenomeno dell' Urban heat island – Isola di calore urbana- dovuto soprattutto al maggior assorbimento di energia solare da parte delle superfici asfaltate e del cemento degli edifici. In estate, nelle ore più assolate, le strade e i tetti delle case possono raggiungere spesso temperature superiori a 60-80°C. A differenza di una superficie piana non edificata, i "canyon" urbani catturano una maggiore quantità di radiazione solare, intrappolata dalle numerose riflessioni multiple che i raggi solari subiscono da parte delle pareti degli edifici e del manto stradale. A causa di questo "effetto canyon" l'isola di calore si mantiene anche nelle ore notturne. Di notte il raffreddamento dell'aria che ristagna in città è molto più lento rispetto alle adiacenti aree rurali, perché l'energia infrarossa irraggiata nell'ambiente dalle superfici che delimitano il corridoio stradale, anziché disperdersi liberamente nello spazio, viene in gran parte catturata e più volte riflessa da parte degli edifici che si fronteggiano agli opposti lati della strada.