Avanti con le operazioni di ripristino. Presto tornerà l'acqua potabile. La città riaperta a chi è in possesso di prenotazione alberghiera o ha prenotato il pranzo o la cena di Ferragosto
Ammonta ad almeno 10 milioni di euro la prima stima dei danni causati dallo tsunami di fango che ha colpito Bardonecchia (Torino), in Alta Valle di Susa. Lo hanno reso noto, in maniera informale, fonti informate vicine all'unità di crisi allestita in città. Intanto, la città è stata aperta a quanti sono in possesso di prenotazione alberghiera o hanno prenotato il pranzo o la cena di Ferragosto.
Lo ha reso noto il Centro Operativo Comunale. Il sindaco Chiara Rossetti ha spiegato: "Un segno di fiducia dopo le dure ore di questi giorni, un modo per riaffermare che l'estate a Bardonecchia non è finita". Quanto alla stime dei danni, solo quelli al commissariato di polizia vengono valutati in circa un milione e mezzo.
La colata di fango si è verificata dopo un nubifragio che si è abbattuto sulla montagna domenica sera. Una persona è rimasta ferita non gravemente. L'emergenza sfollati è rientrata circa 24 ore dopo l'alluvione: i cittadini che erano stati ospitati in alberghi o nel palazzetto dello sport sono infatti stati lasciati liberi di rientrare nelle loro abitazioni o nelle strutture ricettive in cui si trovavano fino a domenica sera, secondo quanto diffuso dell'unità di crisi del centro congressi. Previsto però un altro temporale, e il Comune invita a "non usare l'auto". Avanti intanto con le operazioni di ripristino. Nelle prossime ore tornerà l'acqua potabile. Meloni: dal governo aiuto massimo.
"A Bardonecchia la situazione è questa - spiega l'assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi -: i dispersi erano cinque persone non rintracciabili e poi ritrovate in mattinata. Le condizioni di sicurezza iniziano a essere ripristinate, i ponti sono stati verificati, i camion stanno riempiendo e asportando il materiale accumulato. Smat (la Società metropolitana acque Torino) ripristinerà nelle prossime ore l'acqua potabile. Contiamo entro sera di rimettere tutti i cittadini di Bardonecchia nelle loro case".
"Sono contenta di sapere che le cinque persone disperse a seguito dell'ondata di fango e detriti che ha colpito Bardonecchia siano state ritrovate - ha dichiarato via social Giorgia Meloni -. Ringrazio la Protezione civile e quanti si sono mobilitati fin da subito nelle operazioni di ricerca e soccorso. A nome mio e del governo esprimo la massima vicinanza ai cittadini, al presidente della Regione Piemonte e al sindaco. Faremo tutto ciò che è necessario per dare il massimo aiuto e supporto".
Per effetto della pioggia i corsi d'acqua si sono ingrossati e il Rio Merdovine è esondato. Sui social si sono diffuse immagini e video che mostrano uno tsunami di fango che si innalza a diversi metri di altezza.
I vigili del fuoco sono impegnati con una cinquantina di uomini e donne del Corpo, tra cui sommozzatori, nella perlustrazione del tratto del fiume esondato. Nel paese è stato attrezzato un centro di soccorso avanzato. L'intervento dei pompieri ha consentito, domenica sera, di salvare sei persone rimaste intrappolate a bordo di un camper trascinato a valle dalla colata di acqua, fango e detriti.
Acqua e fango hanno invaso le strade del centro cittadino dove sono ora al lavoro le ruspe e i mezzi dei vigili del fuoco. Sgomberata anche l'area vicina alla stazione per una fuga di gas. Nella cittadina piemontese era in corso la festa di San Ippolito. Nei filmati che circolano sui social si vede l'ondata di fango travolgere una paratia e abbattersi con violenza su una strada nel fuggi fuggi dei passanti. Diverse sono state le auto danneggiate. La colata è un fenomeno conosciuto come "debris flow" e consiste nel movimento verso valle, lungo il greto di un torrente di materiale detritico accompagnato da una massa d'acqua.
E' stata una frana staccatasi in quota durante un fortissimo temporale a causare l'improvvisa piena di un torrente che attraversa l'abitato di Bardonecchia creando panico tra numerosi residenti e turisti nell'affollata località della Valle di Susa al confine con la Francia. La massa di fango, rocce e detriti ha fatto crescere di colpo la portata del corso d'acqua mentre in città non pioveva neppure.
Le strutture più colpite dallo tsunami di fango sono il locale commissariato di polizia, risultato non agibile e con gravi danni al piano terra oltre alla totale compromissione del parco mezzi, e l'hotel "La Betulla", con il piano seminterrato invaso dall'ondata di piena. La zona maggiormente interessata è quella che si concentra su via Einaudi. Tre agenti della polizia sfollati sono stati ospitati in due diverse caserme dei carabinieri.
Un'altra colata detritica in Valle di Susa, una trentina di chilometri più in basso rispetto a
Bardonecchia. "E' caduta - informa la Città metropolitana di Torino, a Giaglione (Torino) sulla strada provinciale 255 della Val Clarea, che è stata chiusa al traffico". A causare la colata "le forti piogge". La colata "dall'alveo di un rio laterale - spiega la Città Metropolitana - si è riversata sulla strada. I mezzi della Città metropolitana di Torino e delle ditte incaricate sono intervenuti nella notte per aprire un varco e consentire il passaggio, al momento necessariamente limitato, ai mezzi di servizio".
Non ci sono criticità nella diga di Rochemolles, sopra l'abitato di Bardonecchia. Lo precisano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l'assessore alla protezione civile Marco Gabusi. "La situazione è al momento sotto controllo - spiegano -: l'onda anomala di fango e detriti ha coinvolto molte auto, danneggiato strade e ponti. Anche le verifiche già effettuate sulla diga di Rochemolles non hanno rilevato criticità".