sedici anni di reclusione da innocente

Ilaria Alpi, Hassan a Tgcom24: "Mi hanno truffato"

La mamma di Ilaria: "Sono contenta per Omar, ma ora mia figlia è rimasta senza colpevoli"

22 Ott 2016 - 20:46

"Ora voglio solo rivedere la mia famiglia". E' questo il desiderio di Omar Hassan dopo 16 anni passati in carcere da innocente. Nel 1998 era stato condannato per l'omicidio, avvenuto nel marzo '94, della giornalista Ilaria Alpi e dell'operatore Miran Hrovatin. Il 19 ottobre 2016 viene assolto "per non aver commesso il fatto" e a Tgcom24 ricorda gli anni di reclusione: "Sono entrato molto giovane, avevo 23 anni, ora ne ho 42. E' stata dura, ma ora è tutto finito".

"Mi hanno truffato" - Omar Hassan racconta anche il momento in cui l'hanno condannato: "Una persona ha raccontato che io ero colpevole, ma non ha mai deposto la sua testimonianza in tribunale. Ha detto il falso, era comprato. Io sono stato ingannato e truffato". "Qualcuno ha cercato un capro espiatorio per far star tranquilla la famiglia", aggiunge Hassan, "Non ho idea di cosa sia successo quella notte, sono innocente". E conclude: "Io Ilaria Alpi non l'ho mai vista, non l'ho mai incontrata".

Luciana Alpi: "Ilaria è rimasta senza colpevoli" - La mamma di Ilaria Alpi si dice contenta per l'assoluzione di Hassan: "Io e mio marito abbiamo sempre dichiarato che Omar era estraneo ai fatti, sono felice che ora sia libero". Dall'altra parte, però, la signora Luciana è molto delusa: "Nostra figlia è rimasta senza colpevoli. Sono scoraggiata. E' scandaloso e vergognoso che i cinque magistrati di Roma che si sono susseguiti in questi anni non abbiano trovato il colpevole". E prosegue: "Sono certa che nessuno ha mai voluto arrivare a trovare la verità in questa vicenda. Hanno solo voluto darci un colpevole. Ma noi vogliamo il colpevole".

Hassan chiederà un risarcimento danno - Douglas Douale, l'avvocato di Hassan, spiega che il suo assistito chiederà sicuramente un risarcimento danni, ma insieme a questo anche un permesso di soggiorno e la possibilità di tornare in Somalia per riabbracciare la sua famiglia. "Omar era stato invitato in Italia per testimoniare e poi è stato ingannato e incarcerato", spiega il legale, "per questo, e per gli anni passati in carcere ingiustamente, deve essere assolutamente risarcito".

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