Dopo il ritrovamento nell'Adda del corpo di Jhoanna Nataly Quintanilla Valle e con il compagno in carcere con l'accusa di omicidio, continuano le indagini. Sentiti i parenti sull'esistenza di un'altra donna
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"Me l'aveva detto il 9 gennaio che aveva un'altra donna in El Salvador e che lei sarebbe arrivata a Milano a febbraio, non sapendo della relazione con Jhoanna (Nataly Quintanilla Valle, ndr)". Ha riferito questo agli inquirenti una nipote del compagno della babysitter uccisa a Milano nella notte tra il 25 e il 26 gennaio e gettata nel fiume Adda. L'uomo, Pablo Gonzalez Riva, è in carcere dopo aver confessato l'omicidio. A riportare le trascrizioni dell'interrogatorio è Il Giorno. "Quando mi disse che Jhoanna era sparita - ha ricordato la donna, - gli consigliai di cercarla negli ospedali e insieme facemmo il giro".
"L'altra donna si chiama M. e la relazione con lei era precedente, sbocciata in El Salvador - ha aggiunto la nipote di Pablo agli inquirenti, quando il 28 febbraio fu ascoltata in Procura come persona informata sui fatti. - Non so se si sentivano spesso. Non si vedevano da quando lui è arrivato in Italia, da circa cinque anni. M. pensava di essere l'unica fidanzata di Pablo".
Ma, c'è un ma in tutto questo segreto rivelato solo di recente. "Pablo mi diceva che doveva andare a vivere con questa donna, ma a Jhoanna non l'aveva mai detto, - continua la nipote come riporta Il Giorno. - Mi riferiva che lui sarebbe andato via di casa. Stava cercando un’altra casa, voleva andare via lui e io gli consigliavo di pensar bene a quello che voleva fare". E in tutto ciò, Jhoanna? "Sospettava di questa relazione, una volta lei mi disse che aveva dei sospetti in tal senso", aggiunge la parente di Pablo.
"L'ho chiamata perché volevo sapere cosa fosse successo, perché non era ancora venuta. M. mi rispose che Pablo l'aveva chiamata per informarla che il viaggio era stato annullato e che si erano complicate le cose", ha aggiunto la parente del compagno di Jhoanna.
"M. mi ha riferito, quando l'ho sentita, che Pablo non viveva con Jhoanna, facendole credere che fosse libero. Il 4 febbraio stava lasciando tutto per venire in Italia, per andare a convivere con Pablo".
Stando alla cronaca, il 24 gennaio Pablo e Jhoanna avevano litigato, perché quella sera l'uomo aveva detto alla compagna "che doveva venire un'altra donna e che lei doveva lasciare la casa". Da qui la discussione e l'aggressione letale.
"Pablo mi diceva unicamente che era sparita, - continua la testimonianza della nipote agli investigatori. - Quella notte, gli consigliai di cercare Jhoanna negli ospedali". E lo zio asseconda questo consiglio, così il 1° febbraio, pur sapendo che la compagna è morta, fa il giro dei nosocomi. "Io rimanevo in macchina e lui andava a svolgere le ricerche presso le strutture sanitarie".