A "Quarto Grado" il racconto fra le lacrime di Tina, che ricorda l'atteggiamento solare e scherzoso del figlio
Con la voce rotta dal pianto, la madre di Lucca Sacchi - ucciso nella notte tra il 23 e il 24 ottobre ad Appio Latino - commenta a "Quarto Grado" una serie di filmati e foto che ritraggono alcuni momenti trascorsi con il figlio e la famiglia. "Lui era scherzoso, scherzava sempre, in continuazione. Lo sentivi che rideva, era sempre allegro, sempre felice. E rideva, rideva... perché è proprio scherzoso. Era uno scherzo vivente".
"Adesso sarà tutta un'altra vita. Io non ho mio figlio. Non so neanche che vita sarà. Mi hanno tolto la vita, il sole mi hanno tolto. Ma perché poi solo quelli buoni vanno via e questi così no? Perché la madre non glielo dice? Perché non gli dice 'Parla, no?'. Se la mamma era così... lo sa che significa essere madre, no? Luca era un figlio spettacolare, non era un delinquente come questi. Perché ci deve rimettere mio figlio per loro".
"Di Anastasiya non posso dire cose brutte" aggiunge parlando della fidanzata di Luca. "Per me era come una figlia, è stata cinque anni con Luca. Cinque anni dentro questa casa. Io spero vivamente che lei non c'entri assolutamente niente. Io quando stava qui le ho detto 'Anastasiya, c'entri qualcosa con questa storia?" e lei mi ha risposto 'No, Tina. No, Tina". A un certo punto però non l'ho più vista e allora mi chiedo: se sei innamorata, perché non vieni più? Lei sapeva come stavo per via di Luca eppure non si è fatta più vedere. Se mi avesse detto di voler essere al funerale, io l'avrei protetta".