A Quarto Grado l'ex-fidanzato della sedicenne di Specchia professa la sua innocenza con una nuova lettera
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Quarto Grado comincia il 2018 con una nuova svolta nel caso di Noemi Durini, la ragazza di sedici anni uccisa a Specchia circa quattro mesi fa. Con una nuova lettera, consegnata ad un agente della Polizia Penitenziaria, l'ex-fidanzato Lucio sconfessa totalmente la sua precedente ammissione di colpevolezza, per cui è finito in carcere. Il 3 gennaio, all'indomani di un colloquio con il padre, ha fatto recapitare all'agente una lettera di tre pagine, consegnata tra le lacrime, in cui scrive di non essere lui l'assassino di Noemi. Il carnefice, dice, sarebbe Fausto Nicolì, l'uomo che li ha raggiunti a Castrignano del Capo a bordo di un'auto scura (probabilmente una Seat Ibiza) per consegnare a Noemi la pistola con cui avrebbe dovuto uccidere i genitori del fidanzato. Lì ci sarebbe stata una discussione tra Nicolì e Noemi, quindi un'aggressione alla ragazza, culminata con la coltellata che l'ha uccisa.