La testimonianza

Caso Resinovich, la cugina di Liliana: "Abbiamo sempre detto che non si era suicidata"

A "Pomeriggio Cinque" la donna commenta la perizia che ha rilevato segni di lesioni da parte di un'altra persona sul corpo

04 Dic 2024 - 19:00

Sul corpo di Liliana Resinovich, la 63enne sparita il 14 dicembre del 2021 e trovata morta il 5 gennaio 2022 in un boschetto vicino alla sua abitazione a Trieste, ci sarebbero segni e lesioni prodotte da altre persone. A dirlo sarebbe la perizia medico-legale dei periti nominati dalla Procura che è stata anticipata dal quotidiano "Il Piccolo". Dopo questa rivelazione, "Pomeriggio Cinque" torna a occuparsi del caso e ai propri microfoni raccoglie la testimonianza di Silvia, la cugina di Liliana: "Abbiamo sempre detto non si era suicidata".

Il commento della cugina di Liliana

 Silvia, la cugina di Liliana Resinovich, commenta in diretta ai microfoni del programma di Canale 5 le anticipazioni della perizia medico-legale sul corpo della vittima: "Noi abbiamo combattuto per la verità e abbiamo sempre detto che Liliana non si sarebbe suicidata. Quando abbiamo visto i primi risultati, le prime foto abbiamo detto subito che quello per noi era un pestaggio, ma non ci avevano ascoltato. Finalmente qualcuno l'ha scoperto". E aggiunge: "Noi ci abbiamo messo anima e cuore e devo ringraziare l’associazione "Penelope", gli avvocati e i periti che ci hanno creduto dall'inizio. Ci hanno creduto perché hanno indagato anche su di noi, su quello che abbiamo fatto in quei giorni e sulla nostra vita precedente". "Noi siamo la banda dei tenaci perché questo è soltanto un piccolo tassello. Ci sono tante altre cose che io spero che gli inquirenti continuino a cercare perché il gip ha messo 25 punti e questo è il primo, il più importante che dovrebbe dare l’input per andare avanti perché ora si deve indagare per omicidio", conclude la donna.

L'attacco a Sebastiano

 La conduttrice Myrta Merlino legge in diretta una dichiarazione che Sebastiano Visintin, il marito di Liliana Resinovich, ha rilasciato all'Ansa: "Sono molto sconvolto perché indubbiamente non mi aspettavo che emergesse tutto questo, una violenza fatta a mia moglie. Indubbiamente quando verrà depositato tutto in procura bisognerà che il mio avvocato abbia la possibilità di vedere cosa emerge. Comunque, a suo tempo il mio consulente aveva già espresso il fatto che sul corpo di Liliana c'erano delle lesioni, già anni fa". La cugina di Liliana, però, non sembra molto d'accordo con le parole dell'uomo e commenta: "Questo è vero perché il dottor Baresani l'aveva detto già all'inizio che non era un suicidio normale. Peccato, però, che Sebastiano in questi tre anni ha cambiato versioni, non ha mai parlato di omicidio e ha sempre detto che si è suicidata. Perciò questa Ansa, sicuramente l'ha scritta il suo avvocato e non è farina del suo sacco, almeno secondo il mio pensiero". E precisa: "Perché per come si è comportato in questi 3 anni, non mi sembra che abbia cercato la verità. Noi ci siamo separati da lui proprio perché non aveva nessuna intenzione nè di cercarla quando era scomparsa nè di far niente dopo la sua morte".

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