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Omicidio Scazzi, Michele Misseri scrive dal carcere: “Io il solo colpevole, nessuno mi crede”

Lo zio della 15enne uccisa ad Avetrana scrive alla giornalista di Pomeriggio Cinque Monica Arcadio

04 Set 2018 - 18:41
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Michele Misseri torna ad autoaccusarsi dell’omicidio di Sara Scazzi. Lo zio della 15enne uccisa ad Avetrana nel 2010 ribadisce la sua colpevolezza in una lettera scritta l’8 agosto scorso dal carcere di Lecce, dove si trova per scontare una pena definitiva di 8 anni per l’occultamento del cadavere di Sara. Destinataria della missiva è la giornalista di Pomeriggio Cinque Monica Arcadio. “Non sto bene con la mia coscienza. Ho sempre detto che io sono il vero colpevole, non Sabrina e nemmeno Cosima o mio fratello Carmine”, scrive il marito e padre delle due donne condannate all’ergastolo in via definitiva per l’omicidio della ragazzina.

“Ho visto l’intervista che hanno fatto dal carcere di Taranto, quello che hanno detto è tutto vero. Si vedeva che sono innocenti”, prosegue Misseri nella sua lettera. Il papà di Sabrina poi ribadisce: “Solo io sono tranquillo perché so cosa ho fatto alla piccola Sara e non sono creduto da nessuno. Sono nelle mani di Dio, solo lui sa se dico la verità”.

Intanto Sabrina Misseri potrebbe presto uscire dal carcere per godere di permessi premio, in quanto detenuta modello, già a partire da ottobre. I legali della ragazza e della madre Cosima Serrano inoltre hanno presentato un ricorso alla Corte Europea su presunte irregolarità che si sarebbero verificate durante il processo e questo ricorso è stato dichiarato ammissibile aprendo alla possibilità di una revisione del processo stesso.  

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