I carabinieri hanno cercato con i metal detector l'arma usata per uccidere la barista. Il sindaco: "Qui non ci sono cittadini violenti"
Continuano le indagini sull'omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne di Terno d'Isola (Bergamo) uccisa a coltellate nella notte tra il 29 e il 30 luglio. Per le strade della città, fatte chiudere appositamente al traffico dal sindaco, i carabinieri hanno cercato con i metal detector, nei tombini e nelle aiuole, il coltello da cucina o il pugnale usato per uccidere la barista. Le ricerche si concentrate nella strada del delitto e nelle vie limitrofe ma finora sono state senza esito. Nelle scorse settimane erano già stati sequestrati diversi coltelli nel corso delle perquisizioni dei carabinieri ai pregiudicati della zona, armi che sono ancora sotto analisi dai Ris, anche se nessuna sarebbe quella impugnata dall'assassino.
L'arma del delitto non è ancora stata recuperata ed è probabile che anche tutti i coltelli inviati ai carabinieri del Ris di Parma non sarebbero risultati compatibili con quello usato dall'assassino per ferire mortalmente la barista di 33 anni. Dall'autopsia era infatti emerso che le coltellate erano state inferte in profondità e con una lama "importante". Che, come l'assassino di Sharon, non è ancora stata ritrovata. I carabinieri della compagnia di Zogno, del comando di Bergamo e del nucleo investigativo provinciale si sono concentrati nella ricerca del coltello, e di qualsiasi altro elemento utile alle indagini, nei tombini, nelle siepi e nelle aiuole di via Castegnate e di diverse strade tutte intorno al punto in cui, all'altezza del civico 32, Sharon è stata uccisa. Interessate alle ricerche anche le limitrofe vie Partigiani, Vignali, Primo Maggio, Casolini e Torre, tutte man mano chiuse temporaneamente dalla polizia locale di Terno.
"Terno d'Isola è un paese tranquillo, cittadini violenti qui non ce ne sono, è un paese vivo e in questo momento subisce una situazione che non gli appartiene", ha detto il sindaco di Terno d'Isola, Gianluca Sala, a margine delle ricerche dell'arma con cui è stata uccisa Sharon Verzeni. "Questa mattina sono iniziate le ricerche, come da programma, è stato un lavoro intenso: hanno aperto diversi tombini e su tutto quello che hanno trovato c'è massimo riserbo. Questo parco potrebbe essere un punto di fuga dell'eventuale assassino. Non so se hanno trovato qualcosa, ma non posso aggiungere nulla", ha concluso il sindaco.