"Non riesco a darmi una spiegazione, nessuno poteva avercela con lei", ha detto Bruno Verzeni. A giorni sarà risentito il compagno della ragazza. Nel frattempo, la notte dell'omicidio le telecamere di Terno hanno inquadrato una persona che si aggirava in bicicletta
"Spero prendano il colpevole: non per vendetta, ma perché non faccia del male a qualcun altro", sono le parole di Bruno Verzeni, il padre di Sharon, la donna uccisa a Terno d'Isola (Bergamo) durante una passeggiata notturna. L'uomo è stato intervistato dal quotidiano La Repubblica al quale ripete di non riuscire a immaginare perché qualcuno abbia ucciso sua figlia, accoltellandola in strada all'una della notte del 30 luglio. E di sperare che l'assassino venga identificato.
"Spero che trovino qualcuno, se esiste, che abbia il coraggio di dire quello che ha visto" ha detto. "Non riesco a darmi una spiegazione, nessuno poteva avercela con lei, non ha mai fatto male a una mosca", ha detto Bruno Verzeni. I carabinieri hanno convocato alcune decine di persone in caserma per prelevare il loro dna, per questo si è iniziato a parlare del metodo Yara, riferendosi alle indagini per l'omicidio Gambirasio a Brembate di Sopra, sempre nella Bergamasca, alcuni anni fa. "Ho sentito, speriamo che porti frutti. Io sono contento se lo trovano. Non solo perché sia fatta giustizia, per me la cosa veramente importante, quello che mi dispiace di più, è che questa persona possa fare del male a qualcun altro". Lei e il compagno Sergio Ruocco "avevano appena fatto il corso prematrimoniale a Terno d'Isola con don Angelo, volevano sposarsi l'anno prossimo. Stavamo aspettando che arrivasse il momento per poterla accompagnare all'altare l'anno prossimo. Ma quel momento non arriverà mai".
"Per tenersi in forma, la nutrizionista le aveva consigliato di perdere un po’ di peso perché voleva provare i vestiti da sposa e temeva non gli entrassero. Doveva sposarsi l’anno prossimo" ha detto il padre che descrive la figlia come "una ragazza semplice, solare, che stava bene ed era contenta. Era nostra figlia, le volevamo bene, ci manca tanto". Poi ancora: "La vicinanza del paese mi fa piacere, anche se provo dolore per il motivo che spinge la gente a venire qui". Infine ha spiegato: "Scientology? Lei lavorava li' al bar e i proprietari sono di Scientology. Le avevano proposto di fare un corso, inizialmente sull'essere positivi al lavoro. Poi, ultimamente, la sua amica del bar le aveva proposto un corso di rilassamento. Nulla che mi sia suonato mai strano".
Sarà risentito nei prossimi giorni, per la terza volta, Sergio Ruocco, il compagno di Sharon Verzeni. L'Idraulico, 37 anni non è indagato e il suo alibi è stato confermato da alcune telecamere della zona: la notte del delitto era nella loro casa di Terno d'Isola e non è mai uscito. Gli inquirenti lo avevano già sentito quella notte e poi nei giorni scorsi per cinque ore. E' ora previsto che venga di nuovo sentito, così come altre persone legate a Sharon e a residenti della zona, nell'ambito delle indagini sul delitto, al momento senza un responsabile.
Nel frattempo, è emerso che la notte dell'omicidio le telecamere di Terno hanno inquadrato anche una persona che si aggirava in bicicletta: ora i carabinieri la stanno cercando, non perché si sospetti possa essere il killer, ma perché potrebbe fornire elementi utili alle indagini, qualora avesse visto qualcosa. Prosegue anche il prelievo del Dna a diversi residenti della zona, uomini e donne.