"Le Iene" rivelano una testimonianza inedita sul caso del 20enne ucciso: "Marco chiamava la madre disperato"
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“Ho sentito tutto, c’è stata una lite. Poi un colpo, Marco chiamava la madre disperato e urlava ‘Martina scusami’”. La vicina di casa dei Ciontoli parla in esclusiva alle “Iene” della notte in cui è morto il 20enne Marco Vannini, a Ladispoli, tra il 17 e il 18 maggio 2015.
Il ragazzo è deceduto in seguito a un colpo di arma da fuoco esploso dal padre della fidanzata Martina, condannato a 5 anni per omicidio colposo in secondo grado. Marco era rimasto diverse ore in casa della famiglia di lei, prima di essere soccorso. Il colpo, secondo i giudici, è partito accidentalmente.
“Sono degli assassini, non c’è altra parola per descriverli” spiega la vicina, riferendosi alla famiglia Ciontoli. Maria Cristina racconta di aver sentito una discussione nell'appartamento, elemento già confermato da altri vicini di casa. Poi, ha udito un botto e il silenzio. "Iniziò un viavai sulle scale, più di una persona andava e veniva" conclude la donna.