Condannato a 14 anni per il delitto del genero, all'uomo è stato revocato il riconoscimento conferitogli nel 2008
Antonio Ciontoli © Ansa
Niente più titolo di Cavaliere della Repubblica per Antonio Ciontoli, condannato per l'omicidio del genero Marco Vannini. Il ragazzo che nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2015, ha perso la vita per un colpo di arma da fuoco mentre si trovava a casa della fidanzata a Ladispoli.
Secondo quanto si legge sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, "su disposizione del cancelliere dell'Ordine, si comunica che il sig. Antonio Ciontoli è stato privato, ai sensi dell'art. 28 del codice penale e dell'art. 11 del decreto del Presidente della Repubblica 13 maggio 1952, n.458, dell'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine "Al merito della Repubblica italiana", conferitagli con decreto del Presidente della Repubblica in data 27 dicembre 2008".
Con la sentenza del processo d'Appello bis nel 2020, confermata Cassazione a maggio 2021, il padre, Antonio Ciontoli, è stato condannato a 14 anni per omicidio volontario con dolo eventuale, i due figli Federico e Martina, e la moglie Maria Pezzillo, dovranno invece passare in carcere nove anni e quattro mesi per concorso anomalo in omicidio volontario.