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Clima di grande tensione a Orgosolo alla vigilia dei funerali di Graziano Mesina, l'ex latitante simbolo del banditismo sardo, morto sabato a Milano. Nuove minacce di morte sono apparse nella notte sulla facciata della chiesa campestre di San Marco, lungo la strada per Montes, già teatro in passato di analoghi episodi intimidatori. Nel mirino, questa volta, il maresciallo dei carabinieri del paese, Mattia Chessa. "Sei morto, ti sparo, riposa in pace", accompagnata da tre croci, è la frase, ora già rimossa, scritta con vernice spray nera sul muro sacro.