"Non c'era la sensibilizzazione odierna, per cui non si percepiva il danno che si stava arrecando all'ambiente", ha detto
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Una turista romana, Fabiana Di Centa, ha deciso di restituire la sabbia presa da Is Arutas, nell'Oristanese, quando era bambina, quarant'anni fa. I tipici granelli di quarzo sono stati riportati nella sabbia del Sinis dalla donna e dal figlio. "Avevo circa sei anni quando arrivai con i miei genitori a Is Arutas. In quei tempi non c'erano tante distrazioni e, dietro consiglio di mia madre, iniziai a raccogliere quella bianchissima sabbia per portarla via come ricordo della nostra vacanza. Non c'era la sensibilizzazione odierna, per cui non si percepiva il danno che si stava arrecando all'ambiente", ha spiegato Di Centa al sito linkoristano.it.
Di Centa, in vacanza in Sardegna con la famiglia, ha voluto che fosse proprio il figlio, 5 anni, a restituire la sabbia: "Sono convinta che non si scorderà mai di questo momento. Gli ho spiegato a lungo quanto fosse importante riportare la sabbia nel luogo d'origine, ma le parole non hanno la stessa efficacia dei gesti. Sono sicura che insieme alle mani del mio bambino oggi c'erano anche quelle di mia madre", ha aggiunto la donna.
Così, alla presenza del sindaco di Cabras Andrea Abis, del direttore dell'Area marina protetta Massimo Marras, degli agenti di polizia locale e della compagnia barracellare, i granelli sono tornati a casa.