Il presidente della Provincia autonoma di Trento torna sul destino dell'esemplare che ha ucciso il runner Andrea Papi: "Il problema sono i circa 70 orsi in eccesso"
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Il destino dell'orsa Jj4 continua a far discutere in Trentino e non solo. "Il problema non è l'orsa, faccia la fine che deve fare. Io la abbatterei domani mattina se solo potessi e me lo lasciassero fare", ha affermato il presidente della Provincia autonoma di Tento, Maurizio Fugatti. "Il problema sono i circa 70 orsi in eccesso che si trovano sul territorio rispetto al progetto originale. In Trentino ce ne sono oltre 100 e non si sono mossi nelle altre regioni".
Intervistato alla Scuola politica di formazione della Lega, Fugatti si è detto consapevole "che il tema è molto divisivo al di fuori del Trentino. In Regione siamo però molto uniti su questo tema. Un giovane di 26 anni è morto perché aggredito da un orso. Dopo sette-otto aggressioni alle persone, dispiace dirlo, ma si sapeva che sarebbe successo. Perché non c'è stata la volontà e si è sempre ragionato in termini ideologici".
"Il problema è la convivenza che i trentini hanno con gli orsi", ha sottolineato ancora il presidente trentino. "C'è un rischio per l'incolumità delle persone. Dalle istituzioni non mi aspetto che trovino un posto per Jj4, ma per gli orsi che sono in eccesso. Così si affronta il problema seriamente, altrimenti il progetto è destinato a fallire. Altrimenti salviamo Jj4 e nel 2030 saremo a 170 orsi e poi a 200, e poi conteremo le aggressioni".
Fugatti è convinto. "Non è più accettabile l'equilibrio fra uomo e animale con i numeri attuali. O troviamo un posto dove spostare questi animali oppure si deve fare come fanno in tutto il mondo, dove gli orsi pericolosi li abbattono appena aggrediscono una persona e per quelli in eccesso si fa una selezione. Il Trentino non può snaturare le sue montagne e cambiare il suo approccio alla vita perché ci sono gli orsi".