DOPO LE PROTESTE DEGLI ANIMALISTI

Trentino, accolto il ricorso contro l'uccisione dell'orsa Gaia

L'istanza era stata presentata al Tar di Trento dalle associazioni animaliste e ambientaliste. Il ministro dell'Ambiente aveva parlato di "un'ordinanza spropositata"

10 Lug 2020 - 19:56

Il Tar di Trento ha accolto parzialmente il ricorso contro l'uccisione dell'orsa JJ4-Gaia, che in Trentino aveva aggredito padre e figlio sul Monte Peller, già annunciato nei giorni scorsi. L'istanza era stata presentata dalle associazioni animaliste e ambientaliste contro l'ordinanza di abbattimento firmata dal presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti.

Il ricorso alla giustizia amministrativa è stato presentato da Lav, Wwf, Lac, Lipu e Lndc. Il Tar, in sostanza, ritiene che prima dell'abbattimento - comunque previsto dal protocollo Pacobace in caso di pericolosità - la Provincia di Trento debba prima mettere in campo misure come la cattura e la reclusione dell'animale, oltre che procedere ad applicare all'orsa il radiocollare.

"JJ4-Gaia, almeno per ora, è salva, ma ci saranno presto altre udienze. Faremo tutto il possibile insieme ai nostri avvocati perché lo possa essere per sempre. Vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi! Voi continuate a sostenerci e a farvi sentire in difesa di questi splendidi animali", ha scritto la Lega antivivisezione sui suoi canali social.

In mattinata il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, aveva annunciato: "Giovedì sera abbiamo formalizzato la richiesta all'Avvocatura Distrettuale dello Stato di proporre con urgenza ricorso dinnanzi al Tar per ottenere l'annullamento dell'ordinanza di abbattimento dell'orsa Gaia. Il nostro scopo è quello di garantire la migliore convivenza possibile fra uomo e natura".

"Sappiamo  - ha aggiunto Costa - che la coesistenza pacifica fra specie umana e orsi è possibile e l'ordinanza, che contiene l'ordine di abbattimento per Gaia, è
una misura decisamente sproporzionata rispetto all'eccezionalità di quanto accaduto". 

A Trento, l'8 luglio, era apparso un  gazebo in piazza Dante con alcuni cartelloni e una trentina di manifestanti, che protestavano contro le politiche provinciali in materia di orsi. "Bears without fears", ribattezzata dall'Oipa, l'associazione che già in diverse occasioni ha sposato cause simili.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri