L'episodio era avvenuto nel centro storico della città veneta a fine settembre. Per gli inquirenti e il giudice si è trattato di un pestaggio reciproco senza alcuna motivazione legata all'orientamento sessuale dei due giovani che avevano denunciato la violenza
A fine settembre erano finiti su tutti i giornali: "Padova, coppia gay aggredita in centro". Il loro videomessaggio dai social aveva raggiunto le tv. Tre mesi dopo, a conclusione delle indagini, il quadro cambia: tutti indagati per rissa. Tutti, compresi Marlon Landolfo (21 anni di Mestre) e Mattias Fascina (26 anni di Padova), la coppia gay che aveva denunciato l'aggressione.
Anche i due giovani sono dunque destinatari di un decreto penale di condanna per il pestaggio - reciproco, secondo gli atti - di fine estate nel centro storico di Padova. Sette persone coinvolte in quello che in una fase iniziale era stato etichettato come un agguato omofobo, visto che poco prima delle violenze si erano scambiati un bacio.
Il giudice, riconoscendo le ricostruzioni del pm della procura di Padova che ha coordinato le indagini, ha emesso il decreto. Ora spetta ai legali delle sette persone coinvolte decidere se pagare una multa o affrontare il processo.
Uno dei cinque ragazzi accusati al'inizio per quella che sembrava una aggressione omofoba aveva raccontato la sua versione al "Corriere del Veneto": "Stavamo festeggiando il compleanno di un’amica, avevamo bevuto, camminando abbiamo incontrato questi ragazzi che non sapevamo essere omosessuali e uno di loro ha fatto una battuta per una felpa. Da lì sono iniziate alcune schermaglie verbali, ma nessuno ha fatto allusioni sui gay. Anzi, dal nulla uno di loro ci ha urlato omofobi. Per altro noi non abbiamo visto i due baciarsi, quindi come potevamo sapere che fossero omosessuali".