Un autista rumeno di 51 anni, dipendente di un’impresa di trasporti privata, è stato scagionato dall'accusa di omesso soccorso
Dall'arresto all'archiviazione. Deniss Panduru, autista rumeno di 51 anni, dipendente di un’impresa di trasporti privata, è stato scagionato dall’accusa di omesso soccorso in relazione all'incidente, con ribaltamento, dello scuolabus che stava guidando il 17 maggio 2019 con a bordo 13 alunni delle scuole elementari e medie che stava riportando a casa. Nell'incidente, avvenuto in un tornante ad Arquà Petrarca, lungo la strada dei Colli, rimasero feriti otto studenti. L'uomo venne arrestato e accusato di omissione di soccorso ma, a distanza di un anno, la verità: Panduru non tentò la fuga ed è stato scagionato perché, nonostante fosse stato rintracciato a qualche chilometro di distanza più di un’ora dopo il ribaltamento, si era allontanato in pieno stato di shock dopo aver cercato di aiutare le giovani vittime rimaste coinvolte nell'incidente.
Il giudice per le indagini preliminari Claudio Marassi ha quindi accolto la richiesta avanzata dal pubblico ministero padovano Roberto Piccione, che aveva chiesto l'archiviazione di Panduru che - così è stato stabilito - si allontanò dal luogo dell’incidente soltanto in un secondo momento perché spaventato dalle reazioni dei primi genitori arrivati sul luogo del ribaltamento, evidentemente preoccupati per la sorte dei loro figli.
Prima di allontanarsi a piedi, l’autista, secondo il sostituto procuratore, aveva affidato i minorenni in custodia ad altri adulti dopo aver prestato i primi soccorsi e dopo aver fatto uscire dai finestrini i giovani. Un automobilista di passaggio lo aveva aiutato, afferrando i piccoli e mettendoli in sicurezza. Panduru aveva poi recuperato gli zaini ed aveva perfino spazzato la strada per eliminare residui che avrebbero potuto causare un ostacolo alla circolazione.
Dopo la scarcerazione, avvenuta il 20 maggio, Panduru era riuscito a riottenere la patente di guida ma era anche rimasto senza lavoro. L’esame alcolemico sul romeno, eseguito un paio d’ore dopo il ribaltamento, aveva riscontrato un tasso di alcol pari a 0,3 grammi per litro di sangue. Non era ubriaco, ma in base alla legge, chi è alla guida di un autobus, deve avere un tasso zero.