Alla drammatica scena hanno assistito diversi testimoni, alcuni dei quali avrebbero provato ad aiutare i due. Il primo si era tuffato per recuperare un pallone
© Vigili del Fuoco
Sono stati entrambi recuperati dai vigili del fuoco i corpi dei due giovani scomparsi nelle acque del Brenta, a San Martino di Lupari (Padova). Il primo cadavere, quello di un romeno di 30 anni, è stato trovato domenica sera. Poche ore dopo rinvenuto anche il corpo del 23enne cingalese. Era stato quest'ultimo a trovarsi in difficoltà nelle acque del fiume e il 30enne si era tuffato nel tentativo di aiutarlo. Ma poi entrambi sono stati risucchiati dalla corrente.
Alla drammatica scena avevano assistito diversi testimoni, alcuni dei quali avrebbero provato ad aiutare i due giovanissimi, che però sono scomparsi quasi subito alla vista. Secondo una prima dinamica il giovane cingalese si è immerso per primo fors enel tentativo di recuperare un pallone. Un giovane di un altro gruppo lo ha visto in difficoltà e si è tuffato per tentare di aiutarlo, ma è stato portato via a sua volta dalla corrente. In quel tratto ci sono spiaggette con divieto di balneazione, nonostante ciò frequentate soprattutto dagli stranieri in estate nei giorni di grande caldo e la gente del posto conosce la pericolosità del Brenta, in quel tratto particolarmente insidioso per la presenza di gorghi e avvallamenti del fondale.
Anche stavolta ad assistere alla scena sono state diverse persone, che non hanno potuto far nulla per aiutarlo. Una di loro è proprio la fidanzata del ragazzo che si è tuffato per primo la quale, al Mattino di Padova, ha poi raccontato: "Lui era andato a bagnarsi nel fiume ma a un certo punto ha avuto difficoltà a nuotare. Allora è intervenuto un altro ragazzo romeno che da fuori stava cercando di recuperare un pallone finito in acqua lanciando dei sassi. Lo ha visto in difficoltà ed è entrato in acqua per tendergli una mano, lo ha raggiunto ma poi la corrente del fiume li ha portati via entrambi".
Un altro testimone, un residente della zona, racconta ancora: "Erano le 17.30 quando dopo alcune bracciate ho visto uno di loro tentare di guadagnare la riva e scomparire sotto i miei occhi inghiottito dal fiume. La piccola spiaggia che si trova sotto il ponte era piena di persone, soprattutto stranieri".
La dinamica dell'incidente è diversa, ma l'episodio richiama la tragedia avvenuta il 31 maggio sul Natisone, in Friuli, quando tre amici, Cristian, Bianca e Patrizia, sorpresi dall'improvvisa piena del fiume, scomparvero tra le acque dopo aver tentato di resistere alla corrente abbracciandosi sopra a un isolotto.