FATALE IMPRUDENZA

Padova, recuperati i corpi dei due giovani travolti dalla corrente del Brenta

Alla drammatica scena hanno assistito diversi testimoni, alcuni dei quali avrebbero provato ad aiutare i due. Il primo si era tuffato per recuperare un pallone

15 Lug 2024 - 13:22
 © Vigili del Fuoco

© Vigili del Fuoco

Sono stati entrambi recuperati dai vigili del fuoco i corpi dei due giovani scomparsi nelle acque del Brenta, a San Martino di Lupari (Padova). Il primo cadavere, quello di un romeno di 30 anni, è stato trovato domenica sera. Poche ore dopo rinvenuto anche il corpo del 23enne cingalese. Era stato quest'ultimo a trovarsi in difficoltà nelle acque del fiume e il 30enne si era tuffato nel tentativo di aiutarlo. Ma poi entrambi sono stati risucchiati dalla corrente.

In acqua per recuperare un pallone

 Alla drammatica scena avevano assistito diversi testimoni, alcuni dei quali avrebbero provato ad aiutare i due giovanissimi, che però sono scomparsi quasi subito alla vista. Secondo una prima dinamica il giovane cingalese si è immerso per primo fors enel tentativo di recuperare un pallone. Un giovane di un altro gruppo lo ha visto in difficoltà e si è tuffato per tentare di aiutarlo, ma è stato portato via a sua volta dalla corrente. In quel tratto ci sono spiaggette con divieto di balneazione, nonostante ciò frequentate soprattutto dagli stranieri in estate nei giorni di grande caldo e la gente del posto conosce la pericolosità del Brenta, in quel tratto particolarmente insidioso per la presenza di gorghi e avvallamenti del fondale.

Anche stavolta ad assistere alla scena sono state diverse persone, che non hanno potuto far nulla per aiutarlo. Una di loro è proprio la fidanzata del ragazzo che si è tuffato per primo la quale, al Mattino di Padova, ha poi raccontato: "Lui era andato a bagnarsi nel fiume ma a un certo punto ha avuto difficoltà a nuotare. Allora è intervenuto un altro ragazzo romeno che da fuori stava cercando di recuperare un pallone finito in acqua lanciando dei sassi. Lo ha visto in difficoltà ed è entrato in acqua per tendergli una mano, lo ha raggiunto ma poi la corrente del fiume li ha portati via entrambi".

Un altro testimone, un residente della zona, racconta ancora: "Erano le 17.30 quando dopo alcune bracciate ho visto uno di loro tentare di guadagnare la riva e scomparire sotto i miei occhi inghiottito dal fiume. La piccola spiaggia che si trova sotto il ponte era piena di persone, soprattutto stranieri".

Dopo la tragedia del Natisone

 La dinamica dell'incidente è diversa, ma l'episodio richiama la tragedia avvenuta il 31 maggio sul Natisone, in Friuli, quando tre amici, Cristian, Bianca e Patrizia, sorpresi dall'improvvisa piena del fiume, scomparvero tra le acque dopo aver tentato di resistere alla corrente abbracciandosi sopra a un isolotto.

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