Gli restano pochi mesi di vita

Padova, malato terminale scrive un libro alla figlioletta: "Voglio che tu sappia chi era il tuo papà"

Da quando Andrea Bizzotto ha scoperto di avere un male terribile, un pensiero lo ha assalito: non poteva andarsene senza lasciare un ricordo a sua figlia di un anno e mezzo

11 Nov 2018 - 14:35
 © instagram

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"Nessuno merita un tumore incurabile a 33 anni. Io mi meritavo la possibilità di crescere ed educare la mia piccola Giulia, portarla al primo giorno di scuola, prepararle il suo cibo preferito con amore, fare un viaggio da solo con lei". Sono le parole con cui inizia il libro di Andrea Bizzotto: un'autobiografia buttata di getto, con il nodo in gola, da chi sa di avere ancora al mondo poco tempo. Da quando Andrea - ingegnere di Cittadella (Padova) ma residente in Germania - ha scoperto di avere un male terribile, un pensiero lo ha assalito: non poteva andarsene senza lasciare un ricordo a sua figlia di un anno e mezzo. Così ha girato alcuni video da mostrare alla piccola quando non ci sarà più e ha deciso di scrivere un libro per lei: "Storia di un maldestro in bicicletta" il cui ricavato andrà a un fondo destinato alla bambina.

La malattia "Quando è nata Giulia, avevo una chemio in corso. Ma mia moglie è stata bravissima, il travaglio è durato proprio le due ore in cui potevo staccarmi, sono corso con un’amica e ho visto nascere la mia bimba", racconta l'uomo su Instagram. Soltanto poco tempo prima aveva scoperto la sua malattia: "Sarcoma sinoviale. Stadio 3. Mi sono sottoposto a 30 radioterapie locali e a 4 cicli di chemio adiuvante. Ma dopo meno di un anno era in metastasi".

Ma Andrea ha sempre continuato a lottare: "Il mio obiettivo era sopravvivere abbastanza perché Giulia potesse avere un ricordo di me, ma a marzo i dottori mi hanno dato solo 'alcuni mesi' di vita. Io non li voglio accontentare e combatto comunque per arrivare ai 40, ma voglio lasciare qualcosa a Giulia che sia vero e concreto. Che possa rafforzare le parole di sua mamma, degli amici e dei parenti. Ho registrato diversi video in cui le parlo e ora sto completando questo libro, è la mia biografia".

La dedica alla figlia Il 33enne si sta anche preparando per il cammino di Santiago, uno dei desideri che spera di poter realizzare prima di morire. "E' difficile lasciare questa vita e questa terra. Mi mancherà molto il profumo della pizza e del pane appena sfornati, una buona birra, un fresco vino italiano, francese o spagnolo, una deliziosa fetta di San Daniele, l’incredibile olio ottenuto dalle olive di Pove del Grappa sopra un crostone di pane, il gelato artigianale, specialmente quello fatto da me, la sensazione mistica di assaggiare il mare mangiando un’ostrica freschissima". Sono le parole tratte dalle prime pagine dell'autobiografia e pubblicate sul Mattino di Padova. Ma quello che mancherà di più ad Andrea è la sua piccola Giulia Grace. "Giulia sarà molto arrabbiata e purtroppo non capirà inizialmente. Maria sarà triste e disperata. Mia figlia probabilmente troverà una figura paterna ed io lo spero sinceramente, come spero che mia moglie possa avere un altro uomo, che la faccia sentire bene, amata e rispettata". 

"Forse non ce la farò, ma lotterò e mi impegnerò al massimo come ho sempre fatto, per fare qualcosa di buono nel tempo che Dio mi ha riservato. Giulia, te sei la cosa più importante e preziosa che ho e sei la persona che più amo. Sono così fiero di essere il tuo papà. Non sono uno scrittore ma non sono analfabeta e questo libro rappresenta una piccola parte di quello che sono ed ero. Spero un giorno lo leggerai e potrai filtrare il buono dal meno buono. Ti amo Giulia Grace", si conclude così la dedica del papà alla sua bambina.

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