A mettere fine allo sfruttamento è stata la madre della ragazza che avrebbe scoperto sul cellulare della figlia gli scambi avvenuti con gli indagati che ad aprile compariranno davanti al gip
Messaggi hot a studentesse, professore di Riccione indagato © Da video
Dieci uomini sono indagati dalla procura di Venezia, accusati di sfruttamento della prostituzione minorile dopo aver consumato dei rapporti a pagamento con una ragazzina di soli 15 anni. L'indagine è partita dalla denuncia, a Padova, della madre della ragazzina che controllando il cellulare della figlia aveva scoperto messaggi dal contenuto inequivocabile scambiati con decine di uomini adulti.
La donna ha avvisato la polizia, e nel registro di indagine - favorito dal fatto che sul cellulare della vittima c'era tutto ciò che serviva - sono finiti una trentina di uomini adulti, italiani e stranieri. Nella prima parte dell'indagine, sono stati gli agenti della Polizia Postale a ricostruire le conversazioni in rete e a individuare i potenziali sospettati. Al termine dell'inchiesta, condotta dalla squadra mobile, le posizioni di 20 di questi sono state stralciate. Solo in 10 casi infatti, è stata accertata la consumazione del reato. Cinque italiani e cinque di nazionalità straniera, finiranno perciò ad aprile davanti al gip di Venezia con l'accusa di sfruttamento della prostituzione minorile. Il più giovane degli indagati ha 22 anni, quello con la maggiore età 49.
Secondo la Procura Distrettuale veneziana non potevano non essersi resi conto della giovanissima età della ragazza ma non avrebbero avuto scrupoli a contattarla per chiedere prestazioni sessuali a pagamento. Gli scambi di messaggi tra gli uomini e la minore avvenivano su una delle tante piattaforme on line facilmente rintracciabili sul web. Lo sfruttamento della prostituzione minorile è una fattispecie del codice penale che chiama in causa la competenza della Procura Distrettuale, e così il fascicolo è finito negli uffici giudiziari di Venezia. Ora sarà il gip a pronunciarsi sulle posizioni degli indagati che rischiano condanne dai 6 ai 12 anni di reclusione. I fatti risalgono a maggio 2021. Ora la ragazza ha 17 anni e, secondo quanto si apprende, sarebbe stata affidata da tempo a una comunità protetta. Nel passato della giovane ci sarebbero dipendenze da sostanze stupefacenti e alcol e un ricovero in ospedale per coma etilico.