IL MALORE SULLA NAVE

Il padre di Aurora Bellini, la ragazza morta in gita: "Voglio solo la verità. A darci la forza ora è Martina, la sorella gemella"

Il dolore della famiglia: "Non era malata, non aveva patologie pregresse. Quando ci siamo salutati era felice"

20 Mar 2025 - 10:50
 © Dal Web

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"Voglio solo la verità". Non riesce a darsi pace Paolo, il padre di Aurora Bellini, la 19enne morta la notte tra il 17 e il 18 marzo mentre era in gita scolastica, dopo essersi sentita male a bordo della nave che trasportava da Napoli a Palermo i ragazzi del Polo tecnologico Manetti Porciatti di Grosseto. "È un dolore che nessuno può immaginare - dice in un'intervista al Corriere della Sera -. Non era malata, non aveva patologie pregresse. Quando ci siamo salutati era felice. Non riesco a pensare che non ci sia più".

L'ipotesi di un infarto

 La causa più probabile del decesso sarebbe un infarto, che resta tuttavia un'ipotesi fino a quando non si conosceranno i risultati dell'autopsia. Gli investigatori della Capitaneria di Porto hanno ascoltato, a Palermo, gli insegnanti e i compagni di classe della studentessa, che si sarebbe sentita male mentre si trovava nel bagno della sua cabina. Alcuni amici l'hanno trovata, priva di conoscenza, ed hanno dato l'allarme. E così, quando la nave era circa a quaranta miglia da Capri, è scattata la macchina dei soccorsi.

L'ultima chiamata con la famiglia

 L'ultima volta che l'ho sentita è stato "lunedì scorso, verso le 20 - ricorda il padre di Aurora -. Mi ha detto che stava bene e che si stava divertendo, che sarebbe andata a mangiare la pizza con i compagni di scuola e poi nella discoteca della nave. Mi ha anche detto che non avrebbe fatto tardi". Poi il dramma. "Durante la notte di lunedì scorso, dopo le 2, mi hanno chiamato per dire che mia figlia... ha capito insomma. La mattina scherzava, poche ore prima ci siamo sentiti e poi...".

Il dolore dei genitori e della sorella gemella

 La salma di Aurora è stata portata all'ospedale di Nocera Inferiore dove è prevista l'autopsia. In Campania è giunta tutta la famiglia della giovane: oltre al padre, la mamma Erika e la sorella gemella Martina. "Ora Martina ci sta accanto - conclude l'uomo -. Ci abbraccia continuamente e ci dà forza. Noi facciamo lo stesso con lei. Molte persone in questo momento ci stanno facendo sentire il loro affetto e la loro vicinanza".

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