© Ansa
© Ansa
Poco prima di morire aveva visto un parente, a cui avrebbe confidato: "Vado a risolvere una questione, spero in maniera bonaria". Ma le telecamere di sorveglianza sembrano avvalorare la tesi suicidio
© Ansa
© Ansa
Angelo Onorato, l'architetto marito dell'eurodeputata Francesca Donato, trovato morto in auto, avrebbe scritto alla famiglia che stava affrontando un momento difficile e che se gli fosse successo qualcosa si sarebbero dovuti rivolgere all'avvocato "che conosce tutta la situazione". Nella missiva, Onorato riferisce di avere dei "rapporti con persone poco raccomandabili" e dice al legale: "se succede qualcosa consegni questa lettera a mia moglie".
© Tgcom24
Nella lettera, in cui spiega di essere in "difficoltà economiche", c’è anche un elenco dei beni da lui posseduti e di alcuni crediti che avanza. Il legale è stato sentito negli uffici della squadra mobile di Palermo che indaga sulla morte di Onorato.L'imprenditore si affidava al professionista per gli aspetti fiscali della sua società. Gli investigatori lo avrebbero ascoltato per accertare la situazione economica di Onorato ed eventuali collegamenti con la sua morte per questione di debiti o crisi finanziaria. Al vaglio degli inquirenti, anche le immagini di due telecamere di sorveglianza presenti sul luogo della tragedia.
Prima di essere ritrovato morto nella sua auto Angelo Onorato, l'architetto marito della Eurodeputata Francesca Donato, è andato a prendere un parente all'aeroporto e lo ha poi accompagnato a un battesimo in uno dei comuni della costa nord di Palermo. Salutandolo, Onorato avrebbe detto a questa persona sentita dalla squadra mobile: "Vado a risolvere una questione con una persona di Capaci, spero in maniera bonaria". I rilievi sulla scena del crimine, per i quali è stato necessario allestire una tenda, si sono protratti fino a tarda sera. Il corpo senza vita dell'uomo è stato rimosso solo poco prima delle 23 e portato alla camera mortuaria del Policlinico. Con ogni probabilità nelle prossime ore verrà disposta l'autopsia sul suo corpo. Gli investigatori stanno cercando di fare luce su quanto accaduto ieri mattina nella bretella di viale Regione Siciliana.
I familiari escludono che si sia suicidato e parlano di omicidio. "Mio marito Angelo non si è suicidato", ribadisce l'eurodeputata Francesca Donato. Sono state lei e la figlia Carolina a trovare l'imprenditore, era al lato guida della sua vettura col capo riverso sul volante e una fascetta in plastica attorno al collo. Donato aveva detto subito che il marito era stato ucciso, continua a sostenerlo e a non credere al suicidio, una delle ipotesi al vaglio degli investigatori della squadra mobile che stanno indagando su delega della Procura di Palermo.
"Sono state dette cose inesatte, quindi sento la necessità di specificare come stanno le cose: Mio padre non si è suicidato, è stato ammazzato. Non era una persona che avrebbe mai lasciato la sua famiglia così, e soprattutto, per come io stessa insieme a mia madre l'abbiamo trovato. Vi dico che non è stato un suicidio ma un omicidio''. A scriverlo sui social è Carolina Onorato, la figlia ventenne di Angelo Onorato.
Ma le telecamere avvalorano la tesi suicidio - Il suv di Angelo Onorato era parcheggiato in un punto cieco tra due telecamere di sorveglianza. Dalle registrazioni delle immagini è evidente che nessun veicolo si è fermato nei pressi del Range Rover del professionista perché tutte le macchine "filmate" sono passate in un tempo incompatibile con una sosta. Né è stato ripreso alcun passante a piedi. Le circostanze avvalorerebbero la tesi del suicidio, tranne ipotizzare che il killer si sia allontanato arrampicandosi sul muro, alto almeno due metri, che delimita l'autostrada per evitare di essere ripreso.