A “Pomeriggio Cinque” la rabbia dei famigliari del ragazzo
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L’8 novembre Luca Di Bella stava facendo dei lavori edilizi a Villagrazia di Carini. Per necessità ha staccato un contatore. Per errore ha tolto la corrente alla villetta sbagliata e in pochi secondi quattro persone si sono riversate in strada per aggredirlo, neanche il tempo di spiegarsi e Luca viene colpito al volto con un pugno. Mandibola fratturata e corsa in ospedale. Ma dopo il primo intervento, inizia ad accusare dolore e gonfiore al volto, così si torna in ospedale.
La seconda volta sotto i ferri per Luca però è fatale. A “Pomeriggio Cinque” le parole e la rabbia dei famigliari del 29enne: “Ce l’hanno ucciso, io vorrei sapere cosa è successo. Non vogliamo soldi, ma vogliamo giustizia per Luca. Non si può morire così a 29 anni”. Sotto accusa le numerose attese tra i due interventi chirurgici. Il dolore della mamma: "Non so cosa dire, era il ragazzo più buono del mondo. Ogni volta che andavamo in ospedale ci superavano tutti”.