quasi 200 i capi d'accusa

Palermo, mazzette alla Motorizzazione: 42 indagati e 21 arresti | Si tratta della sesta indagine nei riguardi dell'ente

Sono quasi 200 i capi di accusa contestati: i funzionari avrebbero chiuso un occhio sulla regolarità di centinaia di pratiche automobilistiche

28 Feb 2023 - 12:45
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Un giro di mazzette alla Motorizzazione civile di Palermo ha portato all'arresto di 21 persone, finite ai domiciliari, mentre 42 sono in totale gli indagati nell'inchiesta, per la quale sono ben 187 i capi d'imputazione contestati. Le persone arrestate sono funzionari e dipendenti della Motorizzazione e responsabili di agenzie di disbrigo pratiche automobilistiche del capoluogo siciliano. Secondo l'accusa, i funzionari avrebbero chiuso un occhio sulla regolarità di centinaia di pratiche automobilistiche.

Mazzette alla Motorizzazione: è la sesta indagine a Palermo

 Dal 1996 a oggi sono state sei le inchieste che hanno coinvolto la Motorizzazione di Palermo. Una indagine ogni quattro anni circa con al centro, sempre, un giro di tangenti in cambio di favori fatti da funzionari e dipendenti. Si parte con la cosiddetta "patentopoli" che coinvolse tra gli altri il direttore dell'ufficio di Palermo, Francesco Zanca, arrestato insieme a sette funzionari dell' ufficio della motorizzazione di Agrigento e titolari di scuole guida per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, concussione e falsi in atti pubblici. Erano accusati di aver favorito, in cambio di soldi, candidati agli esami per la patente di guida. Poi è stata la volta delle revisioni facili. Un'indagine della polizia municipale di Palermo accertò una serie di reati commessi da impiegati della Motorizzazione accusati di aver falsificato documenti automobilistici e facilitato l' iter di revisione delle automobili. Sempre in cambio di mazzette. La procura della Repubblica di Palermo emise 48 avvisi di garanzia con l'ipotesi di accusa di corruzione e abuso d'ufficio nei confronti di dipendenti dell'ufficio e di 44 persone tra autisti, commercianti, titolari di aziende di autotrasporto e di disbrigo di pratiche automobilistiche, impiegati e casalinghe che avrebbero fatto ricorso alle "procedure agevolate".

Nel 2001 una nuova indagine che scoprì un'organizzazione criminale che faceva ottenere illecitamente la patente a extracomunitari, cinesi in particolare. Tre gli arresti e avvisi di garanzia a sei funzionari della motorizzazione civile e a cinque titolari di scuola guida. Nel 2009 la polizia arrestò Antonino Nobile, funzionario della motorizzazione civile di Palermo e Pietro Catalano, titolare di una autoscuola per corruzione. Dopo una serie di accertamenti su pratiche amministrative risultate non regolari, di collaudi, revisioni e patenti. La Mobile riprese Nobile mentre intascava una mazzetta di 100 euro per il rilascio di un collaudo. Due anni dopo, sempre la Polizia torno' a bussare alla Motorizzazione. Cinquantuno le persone che, a vario titolo, furono accusate di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e falsita' ideologica. Indagati alcuni funzionari pubblici della Motorizzazione Civile e titolari di autoscuole e di agenzie disbrigo pratiche di Palermo e della provincia. Oggi l'ultima puntata: la sesta.

"Sulle vicissitudini che riguardano la Motorizzazione e gli Studi di Consulenza di Palermo – dichiara il Segretario nazionale Studi di consulenza automobilistica UNASCA Giuseppe Guarino –, l'associazione esprime un giudizio severo e inequivocabile di condanna dei fatti accaduti. UNASCA, da sempre, ha combattuto l'illegalità e il malcostume. Siamo costantemente impegnati per salvaguardare il lavoro di migliaia di consulenti che, nelle loro delicatissime funzioni, si adoperano con onestà e meticolosità, e che alle volte proprio questi comportamenti li danneggiano a discapito di quei pochi colleghi senza scrupoli che utilizzano il proprio ruolo solo ed esclusivamente per il proprio tornaconto. Siamo immensamente dispiaciuti che un tale episodio metta in cattiva luce una categoria seria e disciplinata che negli anni ha contribuito in maniera tangibile all'ammodernamento dei servizi automobilistici ai cittadini, in stretta collaborazione con le Pubbliche Amministrazioni, e che è stata delegata a sempre più importanti funzioni pubbliche".

"Nel tema specifico, come associazione, - conclude Guarino - abbiamo proposto all'amministrazione un nuovo sistema di nazionalizzazione dei veicoli provenienti dall'estero, un sistema a vantaggio proprio della legalità e della uniformità di comportamento su tutto il territorio nazionale. Ci riserviamo di analizzare con attenzione i fatti per individuare eventuali azioni da mettere in campo a difesa dell'intera categoria, gravata oltretutto dal danno di una concorrenza sleale".

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