nel quartiere borgo nuovo

Palermo, 13enne violentata: si era allontanata dall'ospedale dopo aver incontrato la madre

La giovanissima sarebbe uscita dal reparto di Neuropsichiatria per prendere un gelato insieme alla madre ma, dopo un litigio, sarebbe fuggita con l'aiuto di un'amica. In piena notte sarebbe poi stata stuprata da un ragazzo in un angolo buio del quartiere Borgo Vecchio

21 Gen 2025 - 17:45
 © Ansa

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Dopo essersi allontanata dall'ospedale dei Bambini a Palermo in seguito a un litigio con la madre, una 13enne è stata violentata. Stando a quanto emerso, la ragazzina, residente in un comune del Palermitano, nella notte tra sabato e domenica è scesa nell'atrio dell'ospedale dove era ricoverata per prendere un gelato, ma poi dopo aver litigato con la madre è scappata e in piena notte è stata violentata da un ragazzo più grande in un angolo buio del quartiere Vecchio. Forse la sua fuga era organizzata tanto che dopo la lite con la madre sarebbe uscita dall'ospedale e avrebbe incontrato un'amica che le avrebbe dato dei vestiti.

La madre sarebbe tornata in reparto e verso le 19 avrebbe raccontato ai medici della lite e dell'allontanamento della figlia. Il personale sanitario a quel punto ha chiamato la polizia e sono scattate le ricerche. Pare che qualcuno abbia chiamato al cellulare la ragazzina che non avrebbe risposto e avrebbe spento il telefono. Le due amiche si sarebbero dirette invece al Borgo Vecchio. Qui la ragazzina avrebbe incontrato un giovane che, a quanto pare, non conosceva. Insieme avrebbero bevuto alcolici, poi si sarebbero appartati per uno scambio di effusioni inizialmente consenziente. Poi le richieste del giovane si sarebbero fatte pressanti e sarebbe scattata la violenza. Attorno alle due di notte la ragazzina è tornata in stato di alterazione in reparto. La mattina dopo la tredicenne avrebbe raccontato la violenza subita che sarebbe stata confermata dai controlli. 

La ragazzina era ricoverata nel nosocomio per curare un inizio di dipendenza da alcol e droga. Sulla presunta violenza hanno aperto un fascicolo sia la Procura per i minorenni che quella ordinaria. La giovane è stata quindi sentita in ospedale dal pm Mario Calabrese.

La storia ha gli stessi contorni dello stupro di gruppo avvenuto al Foro Italico a Palermo una notte di luglio del 2023 che ha visto la condanna dei sette ragazzi che hanno preso parte alla violenza. Una situazione di disagio sociale. La ragazzina non ha mai conosciuto il padre. Vive con la madre che non riesce a gestirla. È già finita diverse volte in comunità in Sicilia. Beve molto e fuma droga. Dopo la notte da incubo e la violenza a Borgo Nuovo, è tornata in ospedale. In quel reparto di Neuropsichiatria che è diventato un punto di riferimento per tanti ragazzini che abusano di alcool e crack. Sono diversi che si presentano al pronto soccorso e vengono presi in carico dai medici.

La vittima dopo la notte da incubo ha raccontato tutto. Con l'aiuto di una psicologa ha rivissuto la notte di alcol, droga e violenze e dell'equipe multidisciplinare, un medico legale, un chirurgo e un ginecologo, prevista dal protocollo contro abusi e maltrattamenti dei soggetti deboli. Adesso sarà trasferita in una comunità fuori dalla Sicilia. Nel frattempo gli agenti di polizia stanno cercando il giovane che ha abusato di lei. Il telefonino della ragazzina è stato sequestrato e i poliziotti cercano le prove per risalire all'autore della violenza.

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