lieto fine

Palermo, partorisce mentre è in coma per il Covid, si risveglia ma la bimba non c'è: "Ha avuto un problema al cuore"

Lieto fine all'ospedale Villa Sofia-Cervello: Hafiza e Raisha adesso avranno una vita intera per stare insieme

19 Giu 2020 - 11:05
 © IPA

© IPA

La (durissima) battaglia è vinta: due vite salvate e un futuro tutto da scoprire. Arriva dai medici e dagli infermieri del reparto di Rianimazione dell’ospedale Villa Sofia-Cervello a Palermo una delle più belle storie legate al coronavirus. Hafiza, 34enne bengalese, si è finalmente svegliata dal coma. E tra poco potrà conoscere sua figlia Raisha, nata l'11 giugno (1 chilo e 400 grammi) grazie al lavoro di un’équipe di ginecologi, neonatologi e anestesisti che è riuscita a darle la luce con un cesareo.

Quella di Hafiza e Raisha è davvero una storia da raccontare. "Ogni giorno che guadagnavamo, era una possibilità in più di far nascere la bambina che aveva in grembo" hanno ricordato a Repubblica i medici di Palermo. Sì, perché per salvare Hafiza, colpita dal Covid-19 in piena gravidanza, è stato fatto davvero di tutto: fondamentale l'arrivo da Pavia del plasma autoimmune, l’unica terapia che non fosse troppo aggressiva per una donna incinta. Plasma che ha consentito di arrivare fino all'11 giugno, quando la piccola (piccolissima) Raisha ha potuto vedere la luce grazie a un parto cesarero.

La neo mamma Hazifa era partita a fine maggio da Londra, dove si trovava per lavoro. Dopo uno scalo a Roma era arrivata a Palermo, dove risiede con i parenti. Dopo poco, già in stato di gravidanza avanzato, si era sentita male: febbre e problemi di respirazione. I familiari si sono allarmati e hanno chiamato i soccorsi: aveva preso il Covid-19, e la situazione era gravissima. Grazie ai medici, però, è sopravvissuta, fino a riuscire a dare alla luce a una splendida bimba. Che, però, non ha ancora potuto vedere

Il destino, infatti, ha voluto che mentre la donna di 34 anni si svegliava dal coma, la piccola venisse trasferita al Bambin Gesù di Taormina per un problema congenito al cuore. Tutto - viene assicurato - andrà comunque per il meglio. L'incontro tra madre e figlia è quindi solo rimandato. La gioia, quando arriverà il momento, sarà presumibilmente incontenibile.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri