L'uomo è stato aggredito dai tre cani a Manziana (Roma) mentre correva: ha provato a difendersi, inutili i soccorsi. La sorella: "Era uno sportivo e conosceva quel percorso". Le indagini sui proprietari degli animali
Paolo Pasqualini, il 39enne morto sbranato da tre rottweiler mentre faceva jogging nei pressi del parco di Manziana, vicino Roma, aveva l'abitudine di andare praticamente ogni mattina a correre lungo quel percorso. Il suo corpo, dilaniato dai morsi dei cani, è stato trovato domenica mattina da un allevatore e da una donna, che hanno sentito le urla della vittima. Il dolore della famiglia: "Andava sempre lì perché aveva un'infiammazione al nervo sciatico e i dottori gli avevano detto che doveva fare movimento".
© Tgcom24
Il Bosco Macchia Grande di Manziana è un grande parco, frequentato da molte famiglie e anche da bambini. Paolo Pasqualini aveva l'abitudine di andarci praticamente ogni mattina a correre come racconta, a Il Messaggero, la sorella Priscilla: "Mi aveva detto "ci vediamo dopo", mi aveva chiesto dei consigli per i suoi studi, poi era uscito con i pantaloncini e le scarpe da ginnastica con cui è stato ritrovato. Era uscito in mattinata, come faceva sempre, era un grande sportivo".
Il corpo di Paolo è stato trovato alle 8:30 di domenica mattina da un allevatore e da una donna, accorsi sopo aver sentito le sue urla. L'uomo ha cercato di allontanare i cani utilizzando un bastone ma per il 39enne, dilaniato dalle lesioni provocate dai morsi dei rottweiler, non c'è stato nulla da fare. Paolo aveva molte ferite sulle braccia, segno che ha provato a difendersi in tutti i modi. "Ho sentito le urla disperate di quell'uomo, è stato orribile. Ho provato a intervenire ma hanno aggredito anche me", ha raccontato l'allevatore sempre a Il Messaggero.
I tre cani sono stati catturati, sedati e portati al Centro cinofilo del lago, a Bracciano. Sulla vicenda sono in corso indagini: sono stati ascoltati i due testimoni che hanno trovato il corpo di Paolo e ora gli inquirenti si concentrano sui proprietari degli animali. Il padrone è un 42enne che fino a poco tempo fa viveva con l'ex moglie vicino al parco: pare che i cani fossero in casa con la donna, che non si è accorta della loro fuga. "Sono cani da guardia, ma non sono mai stati aggressivi. Non so come sia potuto succedere", ha detto, disperato, l'uomo.
Spetta ora alla procura stabilire un'eventuale denuncia per omessa custodia o addirittura l'accusa di omicidio colposo nei confronti della coppia. Spetta sempre all'autorità giudiziaria la decisione sulla sorte dei rottweiler, regolarmente registrati con microchip. "Non so nemmeno di che razza fossero, né se fossero così aggressivi. So solo che non ho più mio fratello, non ci posso neanche pensare", ha detto la sorella di Paolo.
Paolo, che non era sposato e non aveva figli, era tornato da circa due anni a vivere a Manziana con la madre e la sorella. Dopo aver lavorato per diverso tempo in un supermercato, aveva deciso di riprendere gli studi per poter cambiare lavoro: così era tornato nella sua cittadina per studiare Scienze Motorie a Viterbo.