durante il viaggio apostolico in Lussemburgo e Belgio

Papa Francesco: "La Chiesa è donna, è brutto quando la donna vuole fare l'uomo"

Nel discorso agli studenti dell'Université Catholique de Louvain il Pontefice ha parlato del ruolo femminile nella Chiesa

28 Set 2024 - 18:36
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Papa Francesco, nel discorso agli studenti dell'Université Catholique de Louvain, in Belgio, ha parlato del ruolo della donna nella Chiesa. "La donna è più importante dell'uomo, ma è brutto quando vuole fare l'uomo", ha detto. Puntualizzando: "La Chiesa è donna, non è maschio. E' donna. Donna è accoglienza feconda, cura, dedizione vitale".

Bergoglio, poi, ha ribadito che la Chiesa "è donna" ma non è "un'azienda multinazionale" e "ciò che è caratteristico della donna non viene sancito dal consenso o dalle ideologie". C'è la "dignità" che "è un bene inestimabile" che "nessuna legge umana può dare o togliere". A partire da questo "la cultura cristiana elabora sempre nuovamente, nei diversi contesti, la vocazione e missione dell'uomo e della donna e il loro reciproco essere per l'altro, nella comunione. Non l'uno contro l'altro, in opposte rivendicazioni, ma l'uno per l'altro".

Il tema delle donne è stato sollevato dal mondo accademico cattolico del Belgio che ha chiesto al Pontefice un maggiore ruolo per le donne nella Chiesa. L'Université Catholique de Louvain ha consegnato al Pontefice una lettera dove si analizza la Laudato si'. "Caro Papa Francesco, dov'è il posto delle donne nell'Enciclica? Le donne sono le grandi assenti della Laudato si'", hanno scritto i docenti e gli studenti che hanno elaborato il documento.

La visita di Papa Francesco in Belgio

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La comunità accademica evidenzia "una divisione ingiusta del lavoro in nome di una presunta propensione 'naturale' che porta a una divisione sessuale del lavoro". "La teologia cattolica tende a rafforzare questa divisione attraverso la sua "teologia della donna", che ne esalta il ruolo materno e le proibisce l'accesso ai ministeri ordinati. Qual è dunque il posto delle donne nella Chiesa?", ha chiesto l'Università al Papa.

"La Laudato si' porta con sé i semi di una promettente riflessione sull'inclusione di tutti. Ma come spesso accade nella storia della Chiesa, le donne sono state rese invisibili. Invisibili nella loro vita, le donne sono state invisibili anche nel loro contributo intellettuale. Nessuna donna teologa viene menzionata", si denuncia. "Eppure molte di loro hanno studiato e denunciato i legami intrinseci tra il dominio della natura e il dominio delle donne, delineando modi che ci ispirino a pensare a un ecofemminismo cristiano. Che posto hanno le donne nella produzione di un quadro di pensiero che informa le concezioni e le decisioni della Chiesa? Il rendere invisibili le donne nelle dimensioni intersecanti dei ministeri ecclesiali, della giustizia sociale e del pensiero ha conseguenze sul modo in cui viviamo la transizione ecologica", conclude la lettera.

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