Fedeli in coda tutta la notte per l'ultimo saluto a Papa Francesco
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Polemica sul "ritardo" con cui Israele ha espresso il cordoglio. Ma l'ambasciatore alla Santa Sede frena: "Grande rispetto per il Pontefice"
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Continua incessante l'afflusso di fedeli che si stanno recando nella Basilica di San Pietro in Vaticano per rendere l'ultimo saluto a Papa Francesco. Sarà possibile rendere l'ultimo omaggio alla salma del Pontefice fino alle 19 quando poi la Basilica sarà chiusa. Alle 20 ci sarà il rito della chiusura della bara. Intanto questa mattina alle 9 è in programma la quarta congregazione dei cardinali.
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Si è aperta sin dalle prime ore del mattino, all'aeroporto di Fiumicino, la lunga serie di arrivi di delegazioni di Autorità di Governo e rappresentanti religiosi che prenderanno parte ai funerali di Papa Francesco in Piazza San Pietro. Sono attesi anche il Cardinale elettore della Costa D'Avorio, Ignace Bessi Dogbo, ed il Cardinale elettore di Haiti, Chibly Langlois. La lunga sequenza di arrivi, alcune decine, in larga parte previsti al Cerimoniale di Stato ed altre, in via più riservata, in aree decentrate dell'aeroporto, è concentrata fino alla tarda serata di oggi.
Sono in corso i preparativi nella basilica di Santa Maria Maggiore per sistemare la tomba nella quale Papa Francesco sarà sepolto sabato dopo i funerali. Secondo una fotografia in possesso dell'Ansa sulla lastra di marmo la scritta 'Franciscus' al momento sembra quasi impercettibile. Secondo quanto si apprende, si starebbe valutando un intervento dell'ultimo minuto, sobrio, per fare in modo che l'unica iscrizione voluta dal Pontefice, sia comunque più leggibile. E' una decisione che verrà presa nelle prossime ore. Intanto emergono altri dettagli, ovvero che è una pietra di Finale Chiara, ovvero si tratta di calcare miocenico da sedimentazione marina. E' un marmo estratto dalla cava di Arma dell'Aquila ed è impiegato da secoli come materiale da costruzione. Ponti realizzati all'epoca dei romani con questo materiale sono ancora agibili, spiegano esperti della materia.
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La Basilica di San Pietro è rimasta aperta fino alle 2:30 di giovedì notte e ha riaperto questa mattina alle 5:40. Dalla mattina di mercoledì 23 aprile alle 11:00 fino alle 8:00 di questa mattina si sono recate nella Basilica di San Pietro per rendere un saluto a Papa Francesco oltre 128.000 persone.
Il cardinale Angelo Becciu conferma di ritenere di dover essere ammesso al Conclave. Afferma a Reuters che il suo ruolo è cambiato da quella sera del 2020, quando il Papa lo privò dei diritti del cardinalato. E oltre a confermare quanto già dichiarato (che non c'è stata "alcuna esplicita volontà" di escluderlo dal conclave e non gli è mai stato chiesto di rinunciare al privilegio per iscritto) aggiunge che il Papa sarebbe stato vicino a prendere una decisione sul suo status. Dice di aver incontrato il Papa a gennaio, prima del ricovero a Gemelli a febbraio, e cita le sue parole: "Penso di aver trovato una soluzione". Afferma di non sapere se il Papa gli abbia lasciato istruzioni scritte su questo aspetto. "Saranno i miei confratelli cardinali a decidere", conclude in attesa della discussione nelle congregazioni pre-Conclave.
"Becciu? Non è un caso. Ci sono cose più importanti". Lo ha detto il cardinale Jean-Paul Vesco arrivando alla quarta congregazione dei cardinali in Vaticano. "I lavori nelle congregazioni generali vanno bene", ha aggiunto il porporato.
Da Israele c'è grande rispetto per Papa Francesco, che si opponeva all'antisemitismo: l'ambasciatore di Israele presso la Santa sede, Yaron Sideman, in una intervista al Corriere della Sera nega che il suo paese sia rimasto in silenzio di fronte alla morte del pontefice e che non vi sia rispetto per la figura del Papa scomparso. Le esequie di Francesco avvengono di sabato, fa notare, "per il popolo ebraico un giorno sacro nel quale chi rappresenta ufficialmente lo Stato di Israele non è autorizzato a esercitare alcuna attività. Che io abbia ricevuto istruzioni di partecipare alle esequie dimostra l'importanza e il significato che lo Stato di Israele attribuisce al tributare rispetto e condoglianze al Papa". Ieri il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha postato su X un messaggio di condoglianze alla comunità cattolica per la morte di papa Francesco, avvenuta lunedì.