Prosegue il ricovero di Bergoglio al Policlinico Gemelli di Roma, dopo oltre un mese, per una polmonite bilaterale
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Le condizioni di salute di Papa Francesco sono stabili, con piccoli miglioramenti. E' quanto risulta dal bollettino diffuso dalla sala stampa della Santa Sede. "I giorni del Papa sono trascorsi tra terapia farmacologica, fisioterapia motoria e respiratoria, preghiera e attività lavorativa - dicono in Vaticano -. La condizione medica resta stabile con alcuni piccoli miglioramenti motori e sugli scambi gassosi". In vista dell'Angelus di domenica, è probabile che si riproporrà la formula delle ultime domeniche, con la diffusione di un testo scritto.
La ventilazione meccanica non invasiva resta sempre sospesa durante la notte, mentre anche l'ossigeno ad alti flussi con le cannule nasali durante il giorno viene somministrato in maniera gradualmente ridotta, spiega sempre la Sala stampa sulle terapie cui è sottoposto il Papa per curare la polmonite bilaterale.
Il Papa non ha ricevuto nuove visite, a parte i suoi stretti collaboratori per le pratiche di lavoro, mentre i medici non hanno dato ancora nessuna indicazione temporale sull'uscita dall'ospedale, come pure su un nuovo loro incontro con la stampa. Ancora nessuna decisione della Santa Sede su come si svolgeranno i riti di Pasqua e da chi saranno presieduti.
"Adesso comincia una nuova tappa e lui è un uomo di sorprese. Avrà imparato tante cose in questo mese". Così il cardinale Prefetto della Fede Victor Manuel Fernandez, parlando delle condizioni di Bergoglio. "Dalla galera verrà fuori e dopo questo tempo difficile sarà fecondo per la Chiesa e per il mondo". Alla domanda se tra le sorprese potrebbero esserci le dimissioni Fernandez ha risposto: "Non credo veramente, quello no".
"Il Papa sta molto bene ma l'ossigeno ad alti flussi secca tutto. Deve imparare di nuovo a parlare ma lo stato dell'organismo è come prima", ha quindi aggiunto il cardinal Fernandez che, alla domanda se il Pontefice sarà in Vaticano per Pasqua, ha risposto: "Potrebbe tornare ma i medici vogliono essere al cento per cento sicuri perché lui pensa che nel poco tempo che rimane vuole spendersi tutto per gli altri e non per se stesso". Il cardinale ha ricordato che "il Papa non voleva andare in ospedale, l'hanno convinto amici molto vicini, non so che parolacce hanno usato... Ma lui è un gesuita di altri tempi, un uomo forte, che ha la capacità sempre di trovare un senso anche in questi tempi bui".