Speciale È morto Papa Francesco
Episodi celebri

Papa Francesco, il pontefice che ha rotto ogni schema: dagli schiaffi alle frasi che hanno fatto discutere

Il Santo Padre lascia un’eredità fatta di parole e gesti inaspettati tra ironia, scivoloni e frasi destinate a far discutere a lungo (e qualche volta diventati meme)

21 Apr 2025 - 16:32
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Papa Francesco è stato un pontefice fuori dagli schemi. Scomparso oggi all'età di 88 anni, resterà nella memoria collettiva non solo per le sue riforme pastorali, ma anche per il suo linguaggio diretto, a volte ruvido, e per una serie di gesti improvvisi che lo hanno reso protagonista, spesso suo malgrado, di meme e reazioni virali sui social media e a volte anche di attacchi partiti dall'interno del Vaticano. Senza filtri e senza formalismi, Jorge Mario Bergoglio ha costruito un'immagine papale inedita, capace di rompere la tradizione con battute, frasi provocatorie e comportamenti fuori protocollo. Papa Francesco è stato spesso fotografato in momenti che catturano espressioni intense o inaspettate, come durante benedizioni o incontri pubblici. Queste immagini, grazie alla loro natura espressiva, sono diventate materiale anche per meme.

Lo schiaffetto alla fedele cinese e la richiesta pubblica di perdono

 Uno degli episodi più discussi risale al 31 dicembre 2019, quando, al termine della celebrazione del Te Deum in piazza San Pietro, Papa Francesco reagì con un gesto brusco a una fedele asiatica che gli aveva afferrato il braccio con forza. Per liberarsi, le diede qualche schiaffetto sulla mano, allontanandosi con evidente nervosismo. Il giorno successivo, il pontefice si scusò pubblicamente durante l'Angelus: "A volte perdiamo la pazienza. Anche io. E chiedo scusa per il cattivo esempio di ieri", riconoscendo l'eccesso con un'umiltà che gli è valsa il plauso di molti.

Morto Papa Francesco, le sue frasi celebri

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Le frasi sui gay che hanno fatto discutere il mondo

 Non sono mancati però scivoloni clamorosi. Il 20 maggio 2024, durante un incontro a porte chiuse con oltre 200 vescovi italiani, Bergoglio usò un termine considerato altamente offensivo nei confronti delle persone omosessuali, parlando di "troppa frociaggine nei seminari". Le parole, riportate dalla stampa, fecero esplodere la polemica e spinsero il Vaticano a intervenire con una nota ufficiale. Il portavoce Matteo Bruni dichiarò: "Papa Francesco è al corrente degli articoli usciti di recente circa una conversazione, a porte chiuse, con i vescovi della Cei. Il Papa non ha mai inteso offendere o esprimersi in termini omofobi, e rivolge le sue scuse a coloro che si sono sentiti offesi per l'uso di un termine, riferito da altri". Il Papa, nel tentativo di chiarire la sua visione inclusiva, aveva più volte affermato: "Nella Chiesa c'è spazio per tutti, per tutti! Nessuno è inutile, nessuno è superfluo, c'è spazio per tutti. Così come siamo, tutti".

Una seconda uscita ancora più controversa

 Ma appena tre settimane dopo, il 12 giugno 2024, Francesco tornò sul tema durante un altro incontro a porte chiuse con i sacerdoti romani all'Università Salesiana. Anche in quell'occasione usò un'espressione simile: "Nella Chiesa c'è troppa aria di frociaggine", scatenando un nuovo ciclone mediatico. Un contrasto netto rispetto a quanto dichiarato nel 2013: "Chi sono io per giudicare un gay?", frase pronunciata durante il viaggio di ritorno da Rio de Janeiro.

Le suore "zitellone" e la castità "feconda"

 Il suo modo di parlare non ha risparmiato neanche le religiose. Il 22 ottobre 2021, in visita alla Curia generalizia delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Francesco le ammonì così: "Siete madri e non zitellone", sollevando critiche per il tono sessista dell'affermazione. In quell'occasione il Papa le esortava a fuggire la "mondanità spirituale" e a vivere una castità feconda, in un discorso che lasciò interdetti molti osservatori.

Il pugno a chi insulta la mamma: la frase che fece il giro del mondo

 Non meno controversa fu la metafora usata il 15 gennaio 2015, nel viaggio da Sri Lanka alle Filippine, mentre commentava l'attentato alla redazione di "Charlie Hebdo": "Se un mio amico dice una parolaccia contro mia mamma, gli arriva un pugno", affermando al contempo che "è aberrante uccidere in nome di Dio". Una dichiarazione che cercava di mediare tra libertà di espressione e rispetto delle religioni, ma che venne letta da molti come una giustificazione implicita alla violenza.

"Non siamo conigli": la frase che infastidì le famiglie numerose

 Nel viaggio di ritorno dalle Filippine, il 19 gennaio 2015, affrontando il tema della procreazione, disse ai giornalisti: "Alcuni credono, scusatemi la parola, che per essere buoni cattolici dobbiamo essere come i conigli. No. Paternità responsabile". La frase lasciò spiazzate molte famiglie cattoliche con numerosi figli, fino a quel momento portate ad esempio dalla Chiesa.

Quando guardò l'orologio mentre cantava Ligabue

 Un altro momento diventato virale risale al 18 maggio 2024, durante l'evento "Arena di Pace" condotto da Amadeus a Verona. Mentre Ligabue intonava il brano "Sono sempre i sogni a dare forma al mondo", Papa Francesco controllò il suo orologio proprio sulle parole: "Io non lo so / quanto tempo abbiamo / quanto ne rimane". Un gesto che fece impazzire i social per l'apparente ironia involontaria.

L'interruzione di Ban Ki-Moon e il ritorno imbarazzato

 Infine, va ricordato anche un piccolo incidente diplomatico: il 6 ottobre 2016, durante un incontro in Vaticano sul tema "Sport e fede", Francesco si alzò per ringraziare Ban Ki-Moon, ma l'ex segretario generale dell'Onu non aveva ancora finito di parlare. Il Papa si dovette risedere, suscitando qualche sorriso imbarazzato tra i presenti.

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