Il Pontefice soffre di problemi di deambulazione e ai pellegrini giunti dalla Slovacchia dice: "Vi chiedo il sacrificio di salire le scale e vi saluto da qui, seduto. E' un'umiliazione ma lo offro per il vostro Paese"
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Papa Francesco continua a soffrire di problemi di deambulazione. Alla fine dell'udienza con i pellegrini della Slovacchia, in Aula Paolo VI, il Pontefice ha infatti affermato: "Dopo io vi saluterò, ma c'è un problema: questa gamba non va bene, non funziona, e il medico mi ha detto di non camminare. A me piace andare ma questa volta devo obbedire al medico. Per questo vi chiederò il sacrificio di salire le scale e vi saluto da qui, seduto. E' un'umiliazione ma lo offro per il vostro Paese", ha precisato il Pontefice.
L'udienza è stata anche l'occasione per parlare della guerra in Ucraina: "La vostra accoglienza - ha detto rivolgendosi ai pellegrini slovacchi - si è dimostrata di nuovo, questa volta nel contesto tragico della guerra. In questi mesi tante vostre famiglie, parrocchie e istituzioni hanno ricevuto sotto il loro tetto le mamme con i bambini delle famiglie ucraine costrette a dividersi per mettersi in salvo, arrivati con il loro povero bagaglio".
Il Pontefice ha quindi esortato a continuare a pregare e a lavorare per la pace "che si costruisce nella nostra vita di ogni giorno, anche con questi gesti di carità accogliente. E so che siete solidali, oltre che con i fratelli vicini, anche con i lontani, come quelli di Cuba. Chi accoglie un bisognoso - ha osservato Bergoglio - compie non solo un atto di carità, ma anche di fede, perché riconosce Gesù nel fratello e nella sorella. Che Dio vi conservi sempre ricchi del sale dell'accoglienza", ha concluso Francesco.