Il Pontefice è al 29esimo giorno di ricovero per una polmonite bilaterale
Papa Francesco, 12 anni fa l'elezione al soglio di Pietro © Da video
Papa Francesco "ha trascorso una notte tranquilla". Lo rende noto la Sala stampa vaticana, aggiungendo che la situazione medica resta "stazionaria". Per questa sera è atteso un nuovo bollettino medico sulle sue condizioni di salute. Il Pontefice è al 29esimo giorno di ricovero al Gemelli per una polmonite bilaterale. Giovedì Bergoglio ha festeggiato in ospedale i suoi 12 anni di pontificato.
La mattinata di Bergoglio è trascorsa seguendo lo schema degli altri giorni con fisioterapia motoria e con il collegamento con gli esercizi spirituali della Curia Romana. Le terapie e la ventilazione seguono lo stesso schema degli ultimi giorni: "Fisioterapia motoria la mattina e respiratoria il pomeriggio, in alternanza tra alti flussi e ventilazione meccanica".
Era il 14 febbraio quando il Papa entrava nell'appartamento al decimo piano del nosocomio "per alcuni necessari accertamenti diagnostici e per proseguire in ambiente ospedaliero le cure per la bronchite tutt'ora in corso" Il 18 febbraio la Tac dimostra "l'insorgenza di una polmonite bilaterale", il 22 la prima crisi respiratoria, "con l'applicazione di ossigeno ad alti flussi, e una piastrinopenia associata ad un'anemia che richiede la somministrazione di emotrasfusioni".
Il 23 febbraio compare "una iniziale, lieve, insufficienza renale", risolta in pochi giorni, mentre il 27 fonti vaticane fanno sapere che Papa Francesco "è uscito dal momento più critico" e si è tornato al "quadro complesso". Il giorno dopo, però, il 28 febbraio, c'è una nuova "crisi isolata di broncospasmo" che determina "un episodio di vomito con inalazione e un repentino peggioramento del quadro respiratorio", e ancora il 3 marzo si verificano altri "due episodi di insufficienza respiratoria acuta, causati da importante accumulo di muco endobronchiale e conseguente broncospasmo".
Nei giorni successivi il quadro clinico, se pur ancora complesso, lentamente si stabilizza e le terapie fanno il loro effetto. Il 10 marzo i medici sciolgono la prognosi, ma per il rientro del Papa a Santa Marta, precisano, "ancora è presto fare ipotesi".