Ricoverato al Gemelli

Papa Francesco, la Santa Sede: "Condizioni stabili confermano un progressivo miglioramento"

Il Pontefice è al 30esimo giorno di ricovero per una polmonite bilaterale. Il prossimo bollettino medico sulle sue condizioni sarà diffuso "non prima della metà della prossima settimana"

15 Mar 2025 - 19:48
 © Afp

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Le condizioni cliniche di Papa Francesco, al 30esimo giorno di ricovero al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale, "sono rimaste stabili, confermando i progressi evidenziati nell'ultima settimana". È quanto si legge nell'ultimo bollettino diffuso dalla sala stampa della Santa Sede. "Prosegue l'ossigenoterapia ad alti flussi, riducendo progressivamente la necessità di ventilazione meccanica non invasiva nelle ore notturne - prosegue la nota -. Il Santo Padre necessita ancora di terapia medica ospedaliera, di fisioterapia motoria e respiratoria; tali terapie, allo stato, fanno registrare ulteriori, graduali miglioramenti".

La riduzione della ventilazione meccanica per il Papa, durante la notte, significa che anche in parte delle ore notturne riceve l'ossigeno ad alti flussi attraverso le cannule nasali, riferiscono fonti vaticane spiegando che con la ventilazione meccanica i polmoni sono a riposo mentre lavorano di più se c'è l'ossigenazione ad alti flussi. Si evince che in ogni caso il Papa sia legato all'ossigeno continuamente, a prescindere dalla strumentazione con la quale avviene.

Il prossimo bollettino medico sulle condizioni del Pontefice, fa sapere la Santa Sede, sarà diffuso "non prima della metà della prossima settimana". Il quadro clinico descritto dal bollettino è quello dei giorni precedenti. Questo significa che resta complesso.

"Il Papa è un uomo di fede e questo lo sostiene"

 Papa Francesco è ricoverato ormai da oltre un mese, un tempo lungo per qualsiasi persona. E, allo stato delle cose, non è possibile prevedere per quanto tempo ancora resti di fatto isolato. "Ricordiamo che il Papa è un uomo di fede e questo lo sostiene", sottolineano fonti vaticane aggiungendo che comunque chiunque si trovi ad affrontare una vita da paziente cambia la modalità di approccio alla vita. 

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