In considerazione della complessità del quadro clinico è necessario continuare, per ulteriori giorni, la terapia medica farmacologica in ambiente ospedaliero
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Le condizioni di Papa Francesco sono stabili. Il Pontefice prosegue le cure e la fisioterapia respiratoria e ogni mattina esegue in video gli esercizi spirituali della Curia, oltre a recarsi nella cappellina al decimo piano dell'ospedale Gemelli, dove è ricoverato da oltre 25 giorni, per pregare. I medici che hanno in cura Francesco hanno deciso di sciogliere la prognosi.
Un nuovo briefing dei medici con la stampa circa le condizioni di salute di Papa Francesco "non è imminente", ma "possibile". Lo si apprende da fonti vaticane. Le stesse fonti specificano che, per quanto riguarda le dimissioni, ancora non ci sono ipotesi, ma saranno i medici a quantificare i giorni di degenza necessari.
Come riferisce il bollettino, le condizioni cliniche del Pontefice "continuano a essere stabili". Lunedì mattina il Santo Padre ha potuto seguire gli Esercizi spirituali in collegamento con l'Aula Paolo VI, ha poi ricevuto l'eucarestia e si è recato nella cappellina dell'appartamento privato per un momento di preghiera. Nel pomeriggio si è nuovamente unito agli Esercizi spirituali della Curia, seguendo in collegamento video. Durante la giornata ha alternato la preghiera al riposo.
Quello di Papa Francesco "resta un quadro complesso" anche se ci sono miglioramenti, tanto da non considerarlo "più in imminente pericolo di vita". Ma questo non significa che "non restino ancora potenziali pericoli" che portano i sanitari alla prudenza soprattutto "perché si tratta di una persona di 88 anni" e perché la polmonite che lo ha portato al ricovero non è del tutto debellata. A sottolinearlo sono fonti vaticane che aggiungono come comunque lo scioglimento della prognosi rappresenti "un buon segno" anche se "ci vorrà ancora tempo" per successivi passi verso la guarigione. Si sottolinea poi come l'umore del Papa sia restato buono in questi giorni così come la sua capacità di svolgere una parte di lavoro.
Il Papa ha inviato un telegramma a mons. Carlos Alfonso Azpiroz Costa, arcivescovo di Bahia Blanca, in Argentina, per esprimere la sua "vicinanza spirituale" a quanti sono stati colpiti dall'alluvione. Il Papa prega per le vittime e chiede a Dio "consolazione per quanti soffrono in questo momento di dolore e incertezza". Prega anche per i soccorritori che sono alla ricerca degli scomparsi e a quanti si adopereranno per la ricostruzione delle aree colpite.
Nel bollettino diffuso dalla Sala stampa vaticana martedì mattina, 26esimo giorno di ricovero per il Pontefice, si fa sapere che "la notte è trascorsa tranquilla, il Papa si è svegliato attorno alle 8".