Il Pontefice chiarisce che si tratta di "un peccato", che però non va criminalizzato, e sottolinea che Dio "ama tutti i suoi figli così come sono"
Papa Francesco ha criticato le leggi che criminalizzano l'omosessualità definendole "ingiuste", spiegando che Dio "ama tutti i suoi figli così come sono" e invitando i vescovi cattolici che sostengono queste ad accogliere le persone Lgbtq nella Chiesa. "Essere omosessuali non è un crimine - ha detto -. Sì, è un peccato, va bene; ma prima distinguiamo tra peccato e crimine. È peccato anche mancare di carità gli uni verso gli altri". Il Pontefice ha quindi citato il Catechismo della Chiesa cattolica sottolineando che i gay devono essere accolti e rispettati, e non dovrebbero essere emarginati o discriminati.
"Siamo tutti figli di Dio, e Dio ci ama così come siamo e per la forza che ciascuno di noi combatte per la propria dignità", ha aggiunto in un’intervista all'Associated Press. Il Pontefice ha riconosciuto che i vescovi cattolici in alcune parti del mondo sostengono leggi che criminalizzano l'omosessualità o discriminano la comunità Lgbtq. Ma ha attribuito tali atteggiamenti a contesti culturali e ha detto che i vescovi in particolare devono sottoporsi a un processo di cambiamento per riconoscere la dignità di tutti. "Questi vescovi devono avere un processo di conversione", ha detto il Papa, aggiungendo che dovrebbero applicare "la tenerezza, per favore, come Dio ha per ciascuno di noi".
Non è la prima volta che Papa Francesco mostra segni di apertura verso la comunità Lgbtq. Circa un anno fa, in udienza generale, il Pontefice ha lanciato un appello ai genitori affinché non condannino i figli omosessuali. E, pochi mesi dopo, ha consolato i fedeli gay che si sono sentiti discriminati: "La Chiesa non vi rifiuta, è madre e chiama insieme tutti i suoi figli".
Oltre all'omosessualità, nella sua prima intervista dalla morte il 31 dicembre di Benedetto XVI, Francesco ha affrontato diversi temi: la sua salute, i suoi critici e la fase successiva del suo Pontificato, che segna il suo decimo anniversario a marzo senza l'ombra di Benedetto sullo sfondo. Bergoglio ha affermato di non aver nemmeno preso in considerazione l'emanazione di norme per regolare le future dimissioni papali e prevede di continuare il più a lungo possibile come vescovo di Roma, nonostante un'ondata di attacchi da parte di alcuni cardinali e vescovi di alto rango.
"Sono in buona salute. Per la mia età, sono normale", ha detto il Pontefice (che ha 86 anni, ndr), anche se ha rivelato che la diverticolosi era "ritornata". A Francesco sono stati rimossi 33 centimetri di intestino crasso nel 2021 a causa di quella che il Vaticano ha definito un'infiammazione che ha causato un restringimento del suo colon. Il Papa ha aggiunto che una leggera frattura ossea al ginocchio dovuta a una caduta era guarita senza intervento chirurgico dopo laser e magnetoterapia. "Potrei morire domani, ma è sotto controllo. Sono in buona salute", ha detto con il suo tipico senso dell'umorismo.