L'omelia del Pontefice alla messa per la Giornata mondiale dei poveri. Dopo la messa pranzo di Francesco con 1.300 senzatetto
"Lo dico alla Chiesa, lo dico ai governi degli Stati e alle Organizzazioni internazionali, lo dico a ciascuno e a tutti: per favore, non dimentichiamoci dei poveri". Così papa Francesco ha concluso la sua omelia nella messa in San Pietro per la Giornata mondiale dei poveri. "Carissimi - ha detto il Pontefice -, mi piace ricordare un monito del cardinale Martini. Egli disse che dobbiamo stare attenti a pensare che c'è prima la Chiesa, già solida in se stessa, e poi i poveri di cui scegliamo di occuparci". In realtà, "si diventa Chiesa di Gesù nella misura in cui serviamo i poveri, perché solo così la Chiesa diventa se stessa, cioè casa aperta a tutti, luogo della compassione di Dio per la vita di ogni uomo".
Nell'ottava Giornata Mondiale dei Poveri il Papa ha invitato i poveri e i senzatetto alla messa e a un pasto comune che si terrà in Aula Paolo VI con 1.300 persone. Farà parte di questo gruppo anche Giuseppe, un senzatetto di Roma, che pochi giorni fa ha ricevuto in dono un paio di scarpe che il Pontefice a sua volta aveva avuto in regalo. "Celebrare la Giornata Mondiale dei Poveri significa seguire Gesù e pensare semplicemente allo stesso modo indicato nel Vangelo, perché è quello che avrebbe fatto Cristo, e quindi è quello che anche noi faremo", ha ricordato il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere pontificio, spiegando il senso dell'evento.