Speciale È morto Papa Francesco
Davanti a circa 200mila persone

A San Pietro la messa in suffragio di Papa Francesco, il cardinale Parolin: "Ci ha insegnato che la pace è il riconoscimento dell'altro"

Il Pontefice "rivolge il suo abbraccio al mondo dal cielo", ha detto nell'omelia

27 Apr 2025 - 14:30

Il grande insegnamento di Papa Francesco è stato anche quello di capire che la pace, tra le persone e i popoli si costruisce "non sul calcolo" ma sulla misericordia, il perdono e il "riconoscimento dell'altro". Lo ha sottolineato in piazza san Pietro il cardinale ed ex segretario di Stato Pietro Parolin, nella sua omelia per la messa di suffragio per il Pontefice, davanti a circa 200mila persone.

Papa Francesco, a Santa Maria Maggiore la folla davanti alla tomba

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Bergoglio ha poi insegnato che "siamo chiamati all'impegno di vivere le nostre relazioni non più secondo i criteri del calcolo o accecati dall'egoismo, ma aprendoci al dialogo con l'altro, accogliendo chi incontriamo lungo il cammino e perdonando le sue debolezze e i suoi errori. Solo la misericordia - ha dichiarato il porporato - guarisce e crea un mondo nuovo, spegnendo i fuochi della diffidenza, dell'odio e della violenza: questo è il grande insegnamento di Papa Francesco".

"Ci rivolge il suo abbraccio dal cielo"

 Diversi i momenti in cui Parolin sono arrivati gli applausi dei fedeli. Il primo, e forse il più sentito, al primo riferimento per Papa Francesco all'inizio dell'omelia: "Fratelli e sorelle, proprio nella domenica della misericordia ricordiamo con affetto il nostro amato Papa Francesco", ha detto. Un ricordo vivo particolarmente anche in Vaticano, ha detto, "tra i dipendenti e i fedeli della Città del Vaticano, molti dei quali sono qui presenti, e che vorrei ringraziare per il servizio che svolgono quotidianamente. A voi, a noi tutti, al mondo intero, Papa Francesco rivolge il suo abbraccio dal cielo", ha concluso.

"Smarriti per la morte del Papa come gli apostoli per quella di Gesù"

 "L'immagine iniziale che il Vangelo ci offre in questa domenica può rappresentare bene anche lo stato d'animo di tutti noi, della Chiesa e del mondo intero. Il Pastore che il Signore ha donato al suo popolo, Papa Francesco, ha terminato la sua vita terrena e ci ha lasciati. Il dolore per la sua dipartita, il senso di tristezza che ci assale, il turbamento che avvertiamo nel cuore, la sensazione di smarrimento: stiamo vivendo tutto questo, come gli apostoli addolorati per la morte del Signore". Ha usato un paragone col racconto evangelico per descrivere il dolore per la morte di papa Francesco il cardinale Parolin. "Eppure, il Vangelo ci dice che proprio in questi momenti di oscurità il Signore viene a noi con la luce della risurrezione, per rischiarare i nostri cuori - ha aggiunto -. Papa Francesco ce lo ha ricordato fin dalla sua elezione e ce lo ha ripetuto spesso, mettendo al centro del pontificato quella gioia del Vangelo". 

Parolin ad adolescenti: "Avrebbe voluto incontrarvi e guardarvi negli occhi"

 Papa Francesco "avrebbe desiderato incontrarvi, guardarvi negli occhi, passare in mezzo a voi per salutarvi", ha detto il cardinale Parolin nel corso dell'omelia rivolgendosi agli adolescenti presenti in Piazza San Pietro. Proprio in questa giornata infatti in calendario c'è l'evento giubilare dedicato agli adolescenti e si sarebbe dovuta tenere la canonizzazione di Carlo Acutis. Cerimonia sospesa a causa della morte di Bergoglio.

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