UN ANNO DI PONTIFICATO

Papa: "Sono una persona normale" "Unioni civili? Valutare caso per caso"

Il pontefice racconta il suo primo anno di pontificato in un'intervista con il direttore de "Il Corriere della Sera", Ferruccio de Bortoli

05 Mar 2014 - 15:39
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Il Papa non va dipinto come una sorta di superman o una specie di star, perché "è un uomo che ride, piange, dorme tranquillo e ha amici come tutti, una persona normale". Lo spiega lo stesso Bergoglio a un anno dall'inizio del suo pontificato. "Non mi piacciono le interpretazioni ideologiche, una certa mitologia di Papa Francesco", ha quindi aggiunto.

Il pontefice racconta il suo primo anno di pontificato in un'intervista con il direttore de "Il Corriere della Sera", Ferruccio de Bortoli.

"Ratzinger fa parte della vita della Chiesa"
- Il papa emerito non è una statua in un museo, è una istituzione. Benedetto XVI è "discreto", ma "abbiamo deciso insieme sarebbe stato meglio vedesse gente, uscisse e partecipasse alla vita della Chiesa". Così Papa Francesco spiega il rapporto col suo predecessore. E racconta d'aver pensato ai nonni: "Danno forza alla famiglia, non meritano di finire in una casa di riposo".

"Benedetto XVI ha fatto grande operazione di trasparenza" - Papa Francesco riprende anche il tema degli abusi sui minori e rivendica l'azione di "trasparenza e responsabilità" operata dal suo predecessore. "Benedetto XVI è stato molto coraggioso e ha aperto una strada. La Chiesa cattolica è forse l'unica istituzione ad essersi mossa con chiarezza e trasparenza, ma nonostante ciò è la sola ad essere attaccata".

"Valutare caso per caso le unioni civili" - Sulla famiglia, "che attraversa una crisi molto seria", occorre "riflettere molto in profondità". Solo così si "potranno affrontare seriamente le situazioni particolari, anche quelle dei divorziati", ha quindi detto il Pontefice, aggiungendo che "il matrimonio è fra un uomo e una donna" ma sulle unioni civili "bisogna vedere i diversi casi e valutarli nella loro varietà".

"No obbligo mezzi straordinari a temine vita" - Rispondendo a una domanda sul testamento biologico, il Papa ha spiegato come "la dottrina tradizionale della Chiesa dice che nessuno è obbligato a usare mezzi straordinari quando si sa che la vita è in una fase terminale. Ho sempre consigliato le cure palliative", ma "in casi più specifici" è bene ricorrere "al consiglio degli specialisti".

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