Secondo l'insegnante il gruppetto formato da studenti di una seconda l'ha seguita fino al parcheggio per poi aggredirla
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Una insegnante di una scuola media di Parma ha denunciato ai carabinieri di essere stata inseguita e aggredita da alcuni suoi studenti. Stando alla denuncia della donna, le sarebbe anche stato lanciato un sasso che lei è riuscita a schivare. Ad essere sotto accusa sono dei ragazzi di una seconda. La professoressa dice di essere stata presa di mira, prima a parole e poi con il lancio di un sasso, da alcuni suoi studenti. Gli insulti sarebbero iniziati durante la lezione. Poi il gruppetto l'ha seguita fuori da scuola, continuando a canzonarla. A un certo punto uno studente le ha lanciato un sasso mirando alla testa, ma l'insegnante è riuscita a schivarlo per pochi centimetri.
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I fatti risalgono al 9 febbraio. L'esposto è stato presentato il giorno successivo e ora la Procura cercherà di individuare eventuali profili di responsabilità, per la "colpa in educando", a carico dei genitori. A quanto riporta la Gilda degli insegnanti di Parma e Piacenza, a cui si è rivolta la donna, i ragazzi coinvolti hanno infatti meno di 14 anni e, a quanto riferito dalla vittima, sarebbero ben consapevoli di non essere incriminabili, tanto da vantare un sostanziale diritto a commettere qualunque genere di azione.
Su suggerimento della Gilda la professoressa ha formalizzato agli uffici competenti dell'amministrazione scolastica la richiesta di essere patrocinata dall'Avvocatura dello Stato, non solo per i profili penali ma anche per la responsabilità civile a carico dei soggetti responsabili delle azioni dei loro figli. "Speriamo che l'Ufficio scolastico regionale non faccia come negli altri casi visti sul territorio e si muova per perseguire i genitori - commenta Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza. In passato, sottolinea Pizzo, "l'amministrazione scolastica recentemente ha formalmente negato l'assistenza legale ad una docente vittima di minacce, da parte di genitori, avvenute all'interno di una scuola piacentina in merito a quali indaga la competente procura della Repubblica".