Don Antonio si è giustificato dicendo che non aveva ben compreso il contenuto dell'ordinanza
Restrizioni, e veri e propri divieti. L'Italia, soprattutto quella del Nord, vive da due settimane una realtà mai affrontata prima. Colpa del coronavirus, la cui diffusione il governo ha il dovere di contenere prima che diventi pandemia. Tanti sforzi si sono resi necessari, eppure c'è chi non ha voluto rispettare le limitazoni imposte dal periodo. Come Don Antonio Lunghi, parroco di 87 anni, che domenica 1 marzo, a Castello d'Agogna (Pavia), piccolo comune della Lomellina, ha celebrato la messa con la presenza dei fedeli, non rispettando il divieto inserito nell'ordinanza sul Coronavirus.
Dopo il suono delle campane Don Antonio ha raggiunto l'altare senza però chiudere le porte della chiesa. Così circa venti fedeli sono entrati e hanno seguito la funzione. Il fatto non è passato inosservato. Qualche residente di Castello d'Agogna l'ha segnalato al sindaco. Don Antonio, dal canto suo, si è giustificato dicendo che non aveva ben compreso il contenuto dell'ordinanza.