Inutili i soccorsi allertati dalla figlia che viveva con l'uomo in casa. I carabinieri indagano per chiarire l'esatta dinamica dell'incidente domestico: l'esclusa l'ipotesi del suicidio
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Uno strano scherzo del destino ha segnato la vita di un cacciatore di Stradella, in provincia di Pavia. L'uomo, Stefano Brambilla, di 64 anni, è stato colpito mortalmente dal suo fucile, un calibro 12 regolarmente detenuto, mentre stava per riporlo in cantina. Secondo una prima ricostruzione la vittima, che aveva l'arma con la canna rivolta verso di lui, è scivolata sulle scale ed è partito un colpo accidentale che non gli ha lasciato scampo, centrandolo vicino al cuore. Inutili i soccorsi, allertati dalla figlia che viveva con lui in casa.
I carabinieri, arrivati sul posto per chiarire l'esatta dinamica dell'incidente domestico, avvenuto lunedì mattina, hanno escluso l'ipotesi del suicidio. L'uomo, pensionato e vedovo, stava per riporre in cantina l'arma che era ancora carica. Forse è inciampato o è scivolato e per sbaglio ha sparato contro se stesso, dato che aveva la canna rivolta verso di lui. Una disattenzione che gli è costata la vita.