Per evitare di non essere creduta, la famiglia che abitava sullo stesso pianerottolo dell'uomo ha registrato le urla degli amanti troppo focosi
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Dodicimila euro: è la cifra che un imprenditore 34enne dovrà pagare per molestie e disturbo ai suoi vicini di casa. Già, perché ogni notte, nel condominio di San Martino (Pavia), la famiglia che viveva sullo stesso pianerottolo dell'uomo non riusciva a dormire a causa dei gemiti provenienti dalla sua camera da letto. Con la compagna di allora il 34enne faceva sesso troppo rumoroso, tanto che i vicini hanno denunciato la cosa.
L'inizio della vicenda risale al 2009. Come riporta La Provincia Pavese, la famiglia dei vicini, che all'epoca aveva anche due bambini piccoli, aveva provato a chiedere ai fidanzati di abbassare il volume e contenere il disturbo ma le molestie, invece che affievolirsi, erano riprese con maggior vigore. E così si è passati per le vie legali.
Per evitare di non essere creduto, il capofamiglia aveva persino registrato le urla dei fidanzati e, in aula, quelle registrazioni sono state ascoltate dal giudice che ha condannato i focosi amanti. Dopo la condanna in primo grado, la compagna dell'imprenditore aveva chiuso la partita con un'oblazione. Aveva pagato 170 euro ed era uscita di scena.
Al contrario lui, che era stato condannato a 4 mesi di reclusione e al pagamento del risarcimento a più zeri, aveva fatto ricorso in appello. E così ora, alla fine del processo di secondo grado, si è visto sì ridurre la condanna ma non il risarcimento che ammonta in totale a 12 mila euro: 9mila euro di danni, più 3mila di spese legali da rifondere alla controparte.