indagini per risalire all'autore

Pavia, spari contro la band al concerto metal: ferito il chitarrista

Non è escluso che a sparare sia stato qualcuno infastidito dalla musica ad alto volume. Il 20enne, medicato in ospedale, aveva un pallino calibro 4.5 sotto la cute

05 Ago 2024 - 21:56

Alcuni colpi di carabina sono stati esplosi sul palco allestito nel castello di Bereguardo, in provincia di Pavia, dove nella notte tra venerdì e sabato si stava esibendo il gruppo heavy metal Burial of Babylon. La musica ha coperto il rumore degli spari, provenienti da alcune decine di metri di distanza, e la band se n’è accorta soltanto quando il chitarrista, 20 anni, è andato in ospedale per un fastidio a una spalla: sentiva bruciore e ha pensato a una puntura di calabrone. Quando i medici del Policlinico San Matteo lo hanno visitato, però, gli hanno trovato sotto la cute un pallino calibro 4.5.

Indagini in corso per risalire all'autore

 A quanto ricostruito dagli investigatori, nel corso del concerto sarebbero stati esplosi almeno altri due o tre colpi che hanno lasciato segni sugli strumenti musicali. Secondo gli agenti della Squadra Mobile di Pavia, che stanno tentando di identificare il responsabile con la Scientifica al lavoro sulla traiettoria, potrebbe essersi trattato di qualcuno che abita in zona e che era infastidito dalla musica alta. L'esibizione dei Burial of Babylon è arrivata infatti poco prima di mezzanotte, quando il concerto rock metal stava volgendo al termine. Il sindaco di Bereguardo, Felice Bonizzoni, si è detto incredulo, spiegando che una vicenda del genere non era mai accaduta nel paese. "Non riesco proprio a immaginare chi possa essere stato a fare una sciocchezza simile. È vero - ha aggiunto -, organizziamo numerosi eventi musicali come quello di sabato scorso. Ma non mi sarei mai aspettato che qualcuno infastidito alla musica sparasse contro un complesso di ragazzi. Nessuno si era mai lamentato negli uffici comunali per il volume alto".

I precedenti

 L'episodio, che si è concluso con pochi giorni di prognosi per il chitarrista ma che avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori, ricorda quello di Padova, dove soltanto poche settimane fa un 75enne ha sparato con un fucile da caccia contro una festa di laurea, ferendo lievemente tre giovani. L'anziano, che subito dopo si è tolto la vita, sarebbe stato infastidito dagli schiamazzi e dai festeggiamenti nell'abitazione di un vicino di casa. Appena 24 ore più tardi, un altro episodio analogo, ma fortunatamente senza feriti, era avvenuto ad Albenga, in provincia di Savona. In questo caso un 90enne stanco del chiasso della movida si era affacciato alla finestra imbracciando un fucile e intimando di spegnere la musica perché non riusciva a dormire. All'arrivo dei carabinieri nell'abitazione dell'anziano, l'arma era risultata scarica.

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