L'associazione Omphalos: "Nel 2022, in un Paese civile come dovrebbe essere l'Italia, tutto questo semplicemente non dovrebbe accadere"
Insulto omofobo a un ragazzo di Perugia di 18 anni. "Ho fatto finta di nulla troppe volte ed ho pianto troppe volte senza avere nessuna colpa", si legge nella storia Instagram riportata dal circolo Lgbti Omphalos del capoluogo umbro. "È una violenza e non è giusto", scrive il giovane, che ha denunciato con uno screenshot il messaggio ricevuto: "Sei un ricchione di merda".
Lo sportello legale dell'associazione ha offerto supporto gratuito al ragazzo. "Non passa giorno senza una notizia di un insulto, una violenza, una discriminazione verso le persone Lgbti nel nostro Paese - commenta Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos - e sappiamo che le denunce che ci arrivano sono solo una piccola percentuale di chi trova la forza e il coraggio di farlo. Siamo costretti a leggere messaggi accorati di ragazze e ragazzi che semplicemente non ce la fanno più, quasi sempre nell’indifferenza delle nostre istituzioni e della politica. Nel 2022, in un Paese civile come dovrebbe essere l'Italia, tutto questo semplicemente non dovrebbe accadere".
Il 18enne ha raccontato quello che ha passato: "Ci ho pensato un po' su prima di fare questo post, credevo non facesse più male, credevo di averla superata dopo anni di discriminazione, odio gratuito e di sofferenza. Credevo di essere un ragazzo che aveva trasformato quei ricordi in cicatrici e che capisce che là fuori ci sono persone crudeli, bisogna solo resistere. Invece non è così".
E ancora: "Pubblico questo screenshot (uno dei tanti), senza vergogna, non importa se così mi rendo vulnerabile o ridicolo, perché ripeto che non è una questione di forza, di lotta o resistenza. Fa male e basta. È una violenza e non è giusto". L'associazione, commentando le parole del ragazzo, ha aggiunto: "Vorremmo non aver bisogno di coraggio, vorremmo non avere bisogno di esempi a cui dar voce per proteggere ragazzi e ragazze da bullismo e violenza".